PLAY IUBILAEUM! Il Festival che celebra l’arte come festa collettiva
L’ articolo è a cura di Ilaria Solazzo
ROMA – Dal 30 agosto al 14 settembre, in Roma, il Parco Talenti si trasforma in un palcoscenico a cielo aperto per ospitare “PLAY IUBILAEUM!”, un festival gratuito che fonde teatro, danza, musica, cinema e laboratori in un’unica, grande celebrazione dell’arte.
Il titolo stesso, “PLAY IUBILAEUM!”, racchiude l’essenza del progetto: un invito, un’esclamazione, un richiamo alla partecipazione attiva. La parola “Play”, in inglese, richiama il gioco, il teatro e la musica, mentre “Iubilaeum”, in latino, evoca il significato profondo del Giubileo: condivisione, rinascita, apertura al mondo. Due lingue simboliche, unite per rappresentare un evento che abbraccia il locale e il globale.
Il festival, ideato dalla Compagnia Teatrale Zerkalo e Magazzini Artistici, è promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura, e si è aggiudicato il bando Artes et Iubilaeum – 2025, finanziato dall’Unione Europea con fondi Next Generation EU nell’ambito del PNRR (M1C3 – Investimento 4.3 – Caput Mundi), in collaborazione con SIAE.
Una direzione artistica d’autore
La direzione artistica è firmata da Alessandro Machìa e Francesco Verdinelli, mentre la direzione organizzativa è affidata a Germano Rubbi, garanzia di qualità e progettualità nel panorama culturale romano.
Un cartellone ricco e variegato
Tra gli appuntamenti di punta del festival, il 5 settembre andrà in scena “70 Rock Celebration”, uno spettacolo musicale che ripercorre la grande stagione del rock anni Settanta.
Protagonista sarà il Collettivo Musicateatro 1971, un ensemble di musicisti e amici accomunati da una profonda passione per il rock e da anni di esperienze sui palchi di teatri storici dell’Umbria e del Lazio, fino alla leggendaria serata al PalaTerni.
“70 Rock Celebration” nasce da un’idea di Paolo Scappiti, con la regia di Francesco Verdinelli e la produzione di Germano Rubbi, e porta sul palco non solo musica, ma anche emozioni, racconti e spirito di condivisione, in perfetta sintonia con il tema giubilare del festival.
Un invito a partecipare
Con il punto esclamativo nel titolo, “PLAY IUBILAEUM!” non è solo un nome: è un invito aperto a tutti. È una chiamata al pubblico, alla gioia, alla partecipazione. Tutti gli eventi sono a ingresso gratuito, per garantire un accesso democratico alla cultura e favorire una vera festa popolare.
Appuntamento al Parco Talenti di Roma (Via Sibilla Aleramo, 38)
Dal 30 agosto al 14 settembre 2025
Ingresso libero per tutti gli eventi
Perché, in fondo, l’arte – come il Giubileo – è un’occasione per ritrovarsi, celebrare e giocare insieme.

Nell’ambito del festival “PLAY IUBILAEUM!”, che animerà il Parco Talenti di Roma dal 30 agosto al 14 settembre, uno degli appuntamenti più attesi è “70 Rock Celebration”, in programma il 5 settembre. Lo spettacolo rende omaggio a un decennio che ha rivoluzionato la musica e il costume: gli anni Settanta, l’epoca d’oro del rock.
Per approfondire la genesi e lo spirito di questo progetto, abbiamo deciso di intervistare Paolo Scappiti, ideatore dello spettacolo e figura centrale del Collettivo Musicateatro 1971. Musicista, autore e appassionato conoscitore della scena rock, Scappiti è riuscito a trasformare un’idea in un’esperienza collettiva di memoria e vibrazione musicale, coinvolgendo un gruppo affiatato di artisti.
La sua visione artistica e la sua energia hanno reso “70 Rock Celebration” molto più di un concerto: è un racconto emotivo e sonoro che rievoca un’epoca, ma parla anche al presente.
Intervista a Paolo Scappiti, ideatore di “70 Rock Celebration”

- Buongiorno Paolo, da dove nasce l’idea di “70 Rock Celebration”?
L’idea nasce da una passione che porto con me da sempre: gli anni Settanta sono stati un momento esplosivo per la musica, ma anche per la cultura in generale. Sentivo il bisogno di riportare sul palco quell’energia, non solo per nostalgia, ma per mostrarne ancora oggi l’attualità.
- Perché ha scelto proprio questo titolo?
“70 Rock Celebration” è un titolo diretto, chiaro, ma anche evocativo. Non volevamo un semplice concerto: volevamo una celebrazione vera e propria di quel decennio. Ogni brano racconta qualcosa, e insieme creano un mosaico emozionale che attraversa generazioni.
- Che tipo di repertorio ascolterà il pubblico il 5 settembre?
Il pubblico ascolterà grandi classici del rock internazionale – da Led Zeppelin ai Queen, dai Pink Floyd a David Bowie – ma con arrangiamenti originali, senza mai tradire lo spirito dei brani. Ci sarà anche spazio per qualche sorpresa più intima e narrativa.
- Come si è formato il Collettivo Musicateatro 1971?
È nato quasi per caso, tra amici e colleghi di lunga data. Siamo musicisti, certo, ma prima ancora persone che condividono una storia e una visione. Ci siamo trovati, ci siamo riconosciuti e abbiamo deciso di creare qualcosa che andasse oltre il semplice suonare insieme.
- Cosa distingue questo spettacolo da un normale concerto tributo?
La componente teatrale. “70 Rock Celebration” è anche racconto, atmosfere, narrazione. C’è una regia, curata da Francesco Verdinelli, che guida il pubblico in un viaggio, non solo in una sequenza di brani. Ogni pezzo ha un contesto e un’emozione specifica.
- Cosa significa per Lei esibirsi all’interno del festival “PLAY IUBILAEUM!”?
È un onore. Questo festival rappresenta l’unione tra arte e spirito giubilare. Essere stati scelti da Magazzini Artistici e da figure come Germano Rubbi e Francesco Verdinelli ci conferma che la nostra proposta artistica ha un valore culturale, oltre che musicale.
- Il rock ha ancora qualcosa da dire oggi?
Assolutamente sì. Il rock non è solo un genere musicale, è un linguaggio. Ha parlato di ribellione, libertà, sogni e dolore. Ancora oggi può essere uno strumento potente per raccontare la realtà, soprattutto se lo si suona con autenticità.
- Il pubblico che si aspetta sarà solo nostalgico o anche giovane?
Ci auguriamo di vedere generazioni diverse sotto il palco. I più giovani stanno riscoprendo il rock, anche grazie al vinile, ai film e alle serie. Ma chi quegli anni li ha vissuti troverà emozioni forti. È un ponte tra passato e presente.
- Dopo “70 Rock Celebration”, quali sono i prossimi progetti del collettivo?
Abbiamo in mente di portare lo spettacolo in altri luoghi significativi, magari anche all’estero. Ma ci stiamo anche dedicando alla scrittura di brani originali, sempre ispirati allo spirito del ‘71, ma con uno sguardo rivolto al futuro.
La ringrazio, Dottor Scappiti, per il tempo che ci ha dedicato e per aver condiviso con noi la passione e la visione che animano “70 Rock Celebration”. Non vediamo l’ora di assistere allo spettacolo del 5 settembre.
Grazie a voi. Sarà un momento speciale, e il nostro augurio è che il pubblico senta tutta l’energia e il cuore che ci abbiamo messo.
In un’epoca in cui tutto scorre veloce, fermarsi per celebrare qualcosa di autentico – come la musica che ha cambiato la storia – diventa quasi un atto rivoluzionario.
“70 Rock Celebration” non è solo un viaggio musicale, ma un invito a riscoprire la forza collettiva delle emozioni, dei suoni, dei sogni. È il rock che ci chiama ancora una volta, non solo per essere ascoltato, ma per essere vissuto. E farlo dentro un festival come PLAY IUBILAEUM!, dove l’arte incontra il senso profondo della comunità, rende tutto ancora più necessario.
Perché forse, oggi più che mai, abbiamo bisogno di celebrare. Insieme.
Foto di Mauro Rosignoli