11/11/2025
Tornano in Sicilia I “Teatri di Pietra”
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Tornano in Sicilia I “Teatri di Pietra”

Lug 17, 2024

Anche nel 2024, i “Teatri di Pietra” tornano in Sicilia, partendo dalla Regina Viarum, il Parco Archeologico dell’Appia Antica, che quest’anno ha ospitato tre produzioni siciliane: “Il sogno di Aiace”, “Ulisse racconta Ulisse” e “Menecmi”. Dal 18 luglio, l’approdo in Sicilia per questa XX edizione prevede nuove meraviglie come l’area archeologica di Ustica, il chiostro di S. Maria del Gesù a Modica e le rovine dell’Antica Cattedrale di Montevago. Questi nuovi luoghi si aggiungono ai siti storici di tutta Sicilia (Palermo, Trapani, Messina, Agrigento, Caltanissetta, Siracusa) che fino al 30 agosto ospiteranno oltre 50 spettacoli con più di 19 opere originali.

La stagione si apre giovedì 18 luglio con due spettacoli: “Ulisse Racconta Ulisse” al Teatro Antico Akrai di Palazzolo Acreide (Siracusa) e  “Elena tradita” al Tempio della Vittoria di Termini Imerese (PA). Quest’ultimo verrà rappresentato anche il giorno successivo, venerdì 19 luglio, all’Area archeologica di Solunto di Santa Flavia (PA). La prima settimana si conclude sabato 20 luglio con “Gaius Plinius Secundus” alle Terme Arabe di Cefalà Diana (PA) e domenica 21 luglio alle Case D’Alia di Monte Iato San Cipirello (PA).

Il direttore artistico Aurelio Gatti ha dichiarato: “Il Teatro è il miglior strumento per valorizzare il nostro grande patrimonio, a condizione che rimanga integro nella sua funzione di rito collettivo. Altrimenti, si riduce a un’esposizione formale che poco ha a che vedere con la riflessione sulla bellezza e sull’uomo. La robustezza e l’azione dei Teatri di Pietra si fondano sulle volontà consolidate di fare rete da parte di artisti, compagnie e operatori culturali, e sulla convinzione che ogni territorio è importante quando si esprime nella cura e valorizzazione dell’identità delle comunità.”

I “Teatri di Pietra”, come rete nazionale, ospitano in Sicilia le migliori produzioni del circuito nazionale, come “De Rerum Natura”, “Pluto”, “La Fabbrica degli Angeli senza tempo” e  “Gaius Plinius Secundus”, provenienti anche dall’Appia Antica, dall’Anfiteatro Sutri e da Napoli. In cambio, produzioni siciliane come “Pirandello, Questo, Codesto e Quello”, “Autodifesa di Ismene”, “Ulisse racconta Ulisse” di Vespertino, “Menecmi”, “Odisseo Superstar” e “Elena Tradita” vengono rappresentate nei teatri antichi e nelle aree monumentali di Lazio, Toscana, Campania e Basilicata. Questo scambio evidenzia la capacità della rete di mutuare la migliore produzione nazionale e di diffondere la bellezza e la creatività siciliana in tutta Italia.