16/11/2025
Una magnifica presenza può cambiare la prospettiva della vita
Cinema&Teatro Prima Pagina

Una magnifica presenza può cambiare la prospettiva della vita

Nov 14, 2025

ARTICOLO DI ANGELA DI SALVO

RAGUSA – Sabato giorno 8 novembre 2025-2026 ha avuto inizio la stagione teatrale del Teatro Duemila di Ragusa proponendo lo spettacolo  “Magnifica Presenza”, diretto da Ferzan Ozpetek che ha curato l’adattamento teatrale del testo dopo aver realizzato nel 2012 un film dallo stesso titolo che ha ottenuto ben otto candidature al David di Donatello e nove Nastri d’argento. L’intera programmazione della stagione, promossa dall’associazione C&M, è stata curata dalla direzione artistica di Carlo Nobile.

Il cast degli attori, composto da interpreti di primo piano come Serra Yilmaz, Tosca D’Aquino ed Erik Tonelli, ha regalato al pubblico ragusano una performance di apprezabile livello, valorizzata ovviamente dalla regia raffinata e sapiente del grande Ozpetek.

Serra Yilmaz

A seguito del successo del film del 2012, l’originalità e la pregnanza del tema, unite ad una certa duttilità a diventare una piece drammatica,  ha indotto il famoso regista a predisporre un adattamento teatrale. Il soggetto è liberamente ispirato alla celebre commedia “Sei personaggi in cerca d’autore” di Luigi Pirandello, dove la scena si trasforma in uno  spazio vivo e pulsante, mentre si dissolve il tradizionale confine tra attori e spettatori. Attraverso la rottura della quarta parete, il pubblico viene coinvolto nella vicenda in prima persona, così nasce magicamente un’atmosfera carica di intensità e suggestione che riesce a incantare gli spettatori e a trasportarli in una dimensione surreale, ma vibrante e coinvolgente, fortemente caricata di verosimiglianza e senso di realtà.

La vicenda  di “Magnifica Presenza” si svolge attorno al protagonista  Pietro, un giovane pasticciere che, inseguendo il sogno di diventare attore, lascia la sua città natale di Catania e si trasferisce a Roma, ospite di una sua parente, per partecipare ad alcuni provini. In precedenza il giovane ha avuto una relazione con il romano Massimo e spera di riprendere la storia interrota, ma costui in un incontro convulso e drammatico, gli comunica di non volere avere più nulla a che fare con lui, mostrando un comportamento irritato e violento. Rimasto solo, profondamente deluso e scoraggiato,  mentre tenta di riprendersi dall’emozione, Pietro si accorge che la sua casa è infestata da un gruppo di fantasmi, una compagnia di attori morti proprio in quella casa nel 1943 durante la Seconda

Erik Tonelli

Guerra mondiale. Nonostante la diffidenza e il terrore iniziale, Pietro stabilisce un rapporto di amicizia e di solidarietà con loro, soprattutto con Luca Veroli, un bellissimo giovane con le sue stesse pulsioni sessuali. In segno di gratitudine per la loro confortante presenza, Pietro s’impegna ad aiutare  gli attori della compagnia “Apollonio” a liberarsi dal legame con il loro passato, scoprendo quello che li tiene ancora legati a questa terra, cioè il tradimento della  prima attrice della compagnia che aveva fatto la spia, denunciandoli ai Tedeschi, mentre lavoravano segretamente per la Resistenza. Il suo incontro con questi personaggi, sospesi tra passato e presente, dà vita a un emozionante  intreccio di storie di speranza, memoria e identità, dove si attenua il confine fra la morte e la vita, fra persona e personaggio e fra immaginazione e verità. L’opera scorre sopra i binari del sogno, della solitudine e della rinascita in uno straordinario percorso che modifica nel profondo la visione del mondo di Pietro.

Avviene così nel protagonista la scoperta di una forza interiore e il ritrovamento della fiducia in se stesso, mentre impara ad affrontare le proprie insicurezze con il coraggio necessario a mantenere la propria identità e le proprie passioni, dove l’amore, l’amicizia e la solidarietà diventano dei valori fondamentali per superare le paure che ci accompagnano nel nostro cammino.