
Gianfranco Sciscione racconta la sua vita nel libro “Il Grande Sogno”: un viaggio tra ricordi e ambizioni
Una storia di determinazione e passione, scritta a quattro mani con Piermaria Cecchini
Gianfranco Sciscione, imprenditore noto per la sua eleganza e carisma, si racconta in un libro dal titolo evocativo: “Il Grande Sogno – Il ragazzo che sognava la televisione”. L’opera, scritta in collaborazione con l’attore, regista e sceneggiatore Piermaria Cecchini, rappresenta un tributo alla forza dei sogni e alla tenacia necessaria per trasformarli in realtà.
La copertina del volume mette in risalto lo stile inconfondibile di Sciscione, immortalato in uno scatto che ne sottolinea il profilo personale e professionale. Sul retro, invece, campeggia una foto in bianco e nero che ritrae Gianfranco da bambino, accompagnata da una citazione potente di Vittorio Alfieri: “Volli, e volli sempre, e fortissimamente volli”. Una scelta simbolica che accosta il presente di un uomo realizzato al passato di un ragazzo pieno di sogni.
Il libro si propone come un percorso emozionale e autentico, attraverso le sfide e le conquiste di un uomo che ha saputo credere nelle proprie visioni, superando ostacoli e difficoltà. Non tutti i bambini di allora sono riusciti a trasformare i loro sogni in realtà. La differenza, sottolinea Sciscione, sta nella perseveranza: “Per realizzare un sogno – spiega – bisogna insistere, con tenacia, senza mai arrendersi”.
Determinante, nella stesura del libro, la collaborazione con Piermaria Cecchini, artista di lunga esperienza nato a Roma nel 1957, noto per il suo lavoro nel cinema e nel teatro. L’incontro tra due mondi apparentemente diversi – quello dell’imprenditoria e quello dell’arte – ha dato vita a un racconto intimo, ispirante e universale.
“Il Grande Sogno” non è solo una biografia, ma un invito a credere in sé stessi, a coltivare le proprie passioni e a non smettere mai di inseguire ciò che fa battere il cuore.
“Dal sogno alla realtà: il viaggio imprenditoriale di Gianfranco Sciscione”
Un uomo che ha trasformato un sogno infantile in una carriera di successo. Un imprenditore che ha fatto della visione e della determinazione le sue cifre distintive. In occasione della pubblicazione del libro “Il Grande Sogno – Il ragazzo che sognava la televisione”, abbiamo incontrato Gianfranco Sciscione per ripercorrere insieme le tappe principali della sua storia imprenditoriale.
Buon giorno Dottor Sciscione, lieta di averla oggi con noi. Com’è nato il suo “grande sogno”?
Tutto è iniziato da bambino. Guardavo la televisione con occhi pieni di stupore e pensavo: “Un giorno ci sarò anch’io, in qualche modo”. Era un sogno ingenuo, forse, ma incredibilmente potente. Ricordo ancora quando ripetevo quella frase di Vittorio Alfieri: “Volli, e volli sempre, e fortissimamente volli”. È diventata la mia bussola.
Qual è stato il suo primo passo concreto nel mondo del lavoro?
Ho cominciato da zero, con piccole iniziative locali. Il mio approccio è sempre stato molto operativo: osservare, imparare, agire. Non c’era nulla di garantito. Ogni progetto era una scommessa, ma con il tempo ho imparato che la differenza sta nel non mollare mai.
Quando ha capito che stava costruendo qualcosa di duraturo?
Il momento decisivo è stato quando sono riuscito a mettere insieme le mie competenze manageriali con la passione per la comunicazione. Da lì è nato un sistema imprenditoriale che oggi coinvolge media, produzioni televisive e sviluppo territoriale. Ho sempre cercato di creare valore, non solo profitti.
Nel libro si parla anche della sua capacità di unire imprenditoria e cultura.
Assolutamente. Credo che un’impresa debba anche essere un motore culturale. Ho sostenuto iniziative editoriali, teatrali e televisive perché ritengo che la crescita economica debba andare di pari passo con quella sociale. È un modo per restituire qualcosa ai territori in cui operiamo.
Qual è stato il momento più difficile?
Ce ne sono stati molti. La crisi economica, cambiamenti normativi, resistenze di sistema. Ma ogni ostacolo è stato anche un’occasione per reinventarmi. Ho sempre creduto che il coraggio di rischiare, se accompagnato da una visione chiara, faccia la differenza.
E il momento più gratificante?
Vedere realizzati progetti che sembravano impossibili. Incontrare giovani che mi dicono: “Mi ha ispirato”. E ora, tenere tra le mani questo libro: è come se tutta la mia storia avesse preso forma.
Cosa vorrebbe trasmettere con Il Grande Sogno?
Che nessun traguardo è precluso a chi crede davvero. Non importa da dove parti, ma quanto sei disposto a impegnarti per arrivare. Questo libro è un messaggio di speranza, soprattutto per i giovani. I sogni hanno bisogno di essere coltivati, giorno dopo giorno.
Nel chiudere il libro della sua vita (fino a questo momento) — che in realtà è ancora tutto da scrivere — Gianfranco Sciscione ci lascia con un messaggio che va oltre l’imprenditoria, oltre la televisione, oltre il successo: “Il vero traguardo non è arrivare, ma continuare a camminare con lo stesso entusiasmo del primo passo. A chi legge, auguro di non smettere mai di sognare, perché ogni sogno, se coltivato con passione e coraggio, può diventare realtà.”
Un invito a credere, a osare, a non arrendersi. Perché ogni grande sogno inizia sempre da un piccolo pensiero: “E se fosse possibile?”.
L’Intervista è stata curata da Ilaria Solazzo