23/04/2025
Avv. Flavio La Gioia: Consigli Legali su Burnout e Digital Detox per professionisti e impiegati
Armonia Digitale Rubriche

Avv. Flavio La Gioia: Consigli Legali su Burnout e Digital Detox per professionisti e impiegati

Gen 27, 2025

Intervista a cura di Letizia Basile

Siamo lieti di presentarvi l’Avvocato Flavio La Gioia, uno dei maggiori esperti in diritto della tecnologia e sicurezza informatica. Con un’esperienza pluriennale nel settore legale e una profonda comprensione delle dinamiche digitali, l’Avv. La Gioia si impegna ogni giorno a tutelare persone e aziende dai rischi del web. Nell’ambito del nostro progetto #IoStaccoLaSpina, ha gentilmente accettato di condividere con noi il suo punto di vista sui problemi legali legati al burnout tra i professionisti e sull’importanza del digital detox.

  • Buongiorno Avv. La Gioia. Oggi vorremmo parlare del burnout tra i professionisti e di come il digital detox possa aiutare. Può spiegarci come il continuo utilizzo della tecnologia contribuisce al burnout?

 Il burnout è una sindrome di stress cronico sul lavoro che non è stato gestito con successo. L’uso continuo di dispositivi digitali può aumentare il rischio di burnout, poiché si è sempre connessi e reperibili. Questo porta a una mancanza di confini tra lavoro e vita privata, causando affaticamento mentale e fisico. Questo fenomeno ha diverse ripercussioni tra le altre quelle di natura giuridica. In tal senso è possibile constatare come nei rapporti di lavoro tale fenomeno possa essere oggetto di tutela, diversamente che tra i professionisti dove in realtà non vi è la medesima tutela, ma questo dipende dalla natura del rapporto da un lato professionale e dall’altro di dipendenza. Indubbiamente la tecnologia oggi è il fattore dominante essendo fonte di limitazione della propria libertà.

  • Come può il digital detox essere d’aiuto in questo contesto?

Il digital detox, ovvero prendersi delle pause regolari dalla tecnologia, può essere molto utile. Stabilire orari specifici in cui si staccano i dispositivi e creare spazi no digital in casa o in ufficio possono aiutare a ridurre lo stress e migliorare il benessere generale. È anche importante che le aziende promuovano politiche di bilanciamento vita-lavoro per supportare i propri dipendenti. Tale circostanza appare necessaria atteso che diversamente le aziende potrebbero, sia pure in astratto essere assoggettate ad azioni da parte dei propri dipendenti.

  • Parliamo ora delle implicazioni legali legate al burnout. Quali sono i diritti dei lavoratori che soffrono di questa sindrome?

I lavoratori hanno diritto a un ambiente di lavoro sano e sicuro. Il burnout può essere considerato una forma di stress lavorativo che le aziende sono legalmente obbligate a gestire. I dipendenti hanno il diritto di chiedere misure di supporto, come la riduzione delle ore di lavoro o l’accesso a programmi di assistenza. In casi gravi, il burnout può giustificare un congedo medico, durante il quale il dipendente ha diritto a mantenere il proprio posto di lavoro. Ritengo che inoltre le aziende debbano appunto rispettare anche il tempo libero dei propri dipendenti e non approfittarsi della facilità di contatto che la tecnologia consente.

  • Quali azioni legali possono intraprendere i lavoratori se le aziende non rispettano questi diritti?

Se un’azienda non rispetta i diritti dei lavoratori, questi possono intraprendere azioni legali per essere risarciti dei danni psico fisici che il burnout produce nella personalità. Possono rivolgersi all’ispettorato del lavoro che potrebbe prescrivere al datore di lavoro l’osservanza della disciplina sul rapporto di lavoro. Tuttavia ogni caso deve essere valutato nello specifico, pertanto sarebbe auspicabile consultare professionisti che possano appunto valutare la miglior azione a tutela.

  • Letizia Basile: Ci sono misure preventive che le aziende possono adottare per evitare il burnout tra i dipendenti?

Sì, le aziende possono implementare programmi di gestione dello stress, offrire eventuale supporto psicologico e promuovere una cultura del lavoro che valorizzi il bilanciamento tra vita privata e lavoro. Inoltre, possono stabilire politiche chiare per l’uso della tecnologia e incoraggiare il digital detox tra i dipendenti.

  • Quali sono le conseguenze legali per le aziende che ignorano il problema del burnout?

Le aziende che ignorano il problema del burnout possono subire gravi conseguenze legali, inclusi risarcimenti per danni psico fisici ai dipendenti, sanzioni da parte degli enti di previdenza deputati al controllo degli ambienti di lavoro, con conseguenti sanzioni alle aziende che poi si ripercuotono sul merito e sulla credibilità aziendale. È nell’interesse delle aziende affrontare proattivamente il burnout per evitare queste conseguenze di tipo risarcitorio e sanzionatorio.

  • Per concludere, quali consigli legali darebbe ai professionisti e agli impiegati per proteggersi dal burnout?

Occorre informarsi ed avere consapevolezza dei diritti e doveri che disciplinano tale rapporto, se del caso rivolgendosi a professionisti che li possano supportarli. E’ importante tuttavia dialogare con il datore di lavoro e se del caso segnalare il proprio stato d’animo e la propria condizione psico fisica, affinchè il datore di lavoro vi possa porre rimedio. Se le condizioni di lavoro non dovessero migliorare, occorrerà azionare sotto vari profili ricorrendo a consulenze di tecnici del settore, onde poter tutelare le relative ragioni.

Avvocato La Gioia la ringraziamo per la sua disponibilità e per i suoi utili consigli

Link di riferimento : Avv. Flavio La Gioia https://www.oraridiapertura24.it/filiale/Roma%2520%2528RM%2529-Avvocato%2520La%2520Gioia%2520Flavio-4706625W.html