11/11/2025
“Non siamo mai stati moderni”: l’arte di Paolo Luise a Palermo
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“Non siamo mai stati moderni”: l’arte di Paolo Luise a Palermo

Dic 29, 2024

Articolo a cura di Gabriele Vernengo

La personale dell’artista campano esplora connessioni tra tradizione e innovazione, visitabile fino al 31 gennaio allo spazio “Experience”

Mare di marmo

PALERMO – Permettere di ammirare paesaggi e ritratti che sicuramente non lasciano inermi. Ecco il potere della personale “Non siamo mai stati moderni” dell’artista campano Paolo Luise, Inaugurata lo scorso 1 dicembre e in corso a Palermo in via delle Croci 16, allo spazio “Experience” ideato e diretto dallo storico e critico d’arte Leonarda Zappulla, curatrice della mostra. La mostra è visitabile gratuitamente fino al 31 gennaio dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 17 e il sabato solo su appuntamento.

L’evento rappresenta più che una valida occasione straordinaria per approfondire la conoscenza di un modello originale di arte di affascinante mosaico di espressioni stilistiche che raccontano il percorso della ricerca incessante dell’artista indirizzata all’innovazione.

Così si esprime la curatrice Leonarda Zappulla

Nel corso della sua carriera artistica, grazie alle sue creazioni, l’artista campano è diventato una delle personalità più imponenti del panorama artistico contemporaneo. La sua curiosità e la sua predisposizione verso il nuovo lo ha spinto a confrontarsi sempre con il “nuovo” e quindi anche con la pittura astratta.

La sua pittura  spiega Leonarda Zappullaè un laboratorio continuo, dove si confrontano approcci e linguaggi diversi, caratterizzati da un’impronta originale e da una grande perizia tecnica”.

 “La sua produzione artistica – sottolinea ancora Leonarda Zappullaè una sintesi mirabile tra forma e significato, all’insegna di un approccio poliedrico che ne rivela la visione originale e il forte senso estetico”.

Tra le ricerche più recenti e curiose Paolo Luise , figura il Paleolitico-Astratto, che si fonda sul connubio tra action painting e arte del Paleolitico e che trae ispirazione dalle pitture rupestri scoperte tra i siti archeologici di Francia, Spagna, Italia, Argentina e Sud Africa. La rivisitazione in chiave contemporanea di scene di caccia, danze rituali e momenti di vita quotidiana sono rivisitati attraverso una lente contemporanea.

Le sue opere astratte, altrettanto interessanti, si distinguono per il loro tratto istintivo e audace, incarnando un viaggio nell’inconscio che si fa portavoce di riflessioni e interrogativi.

Qualche cenno biografico sull’artista

Paolo Luise nato a Napoli il 23 dicembre del 1951, l’artista manifestato sin da giovane una forte passione per l’arte e il disegno, da autodidatta. Frequenta il liceo classico e la facoltà di giurisprudenza. Dopo il servizio militare in Marina, prende in mano l’impresa familiare, la risana con successo e la trasforma in una realtà dinamica.

Nonostante le attività imprenditoriali svolte, rimane fedele alla sua vocazione artistica, esprimendosi in molteplici forme che spaziano dalla pittura alla scultura, passando attraverso la scrittura, la fotografia, il teatro e la scenografia. Fondatore della casa editrice Luise Services & Communications S.R.L., ha dato vita alla collana Itineraries.

La mostra è visitabile fino al 31 gennaio

link di riferimento per il sito https://leonardazappulla.com/