Proposte del mese di Aprile
Per i consigliati del mese di Aprile a voi la “Magnifica dozzina”.
Eccovi i finalisti del Premio Strega
Il premio Strega è dal 1947 un’istantanea sui gusti letterari degli italiani.
I testi premiati, infatti, documentano l’evoluzione del linguaggio, delle tendenze e dell’approccio sociale.
L’uscita della magnifica dozzina, anche quest’anno, ci racconta le trasformazioni e tendenze di questo 2024. È per questo che noi di Epoca Culturale abbiamo scelto di fornirvi come proposta di lettura mensile i testi dei 12 finalisti in gara. Certamente, tra i vari nomi, ne riconoscerete diversi.
“Nella stanza dell’imperatore” di Sonia Aggio, Fazio editore

«Costantinopoli è la madre prima tradita, poi persa e infine dimenticata dall’Europa. Sonia Aggio ce ne restituisce il volto e la storia con cura e amore in un romanzo al contempo delicato e vigoroso».
Paolo Malaguti
“Adelaida” di Adriàn N. Bravi, Nutrimenti editore

Una donna, una artista, una madre. […]Pronta a nascondere armi e dissidenti nella sua casa, a ridere in faccia al potere, a ribellarsi alle convenzioni, a mostrarsi esuberante e dissacrante, Adelaida ha espresso sempre se stessa pagato sulla propria pelle l’orrore della censura, della dittatura e della perdita.
“Romanzo senza umani” di Paolo di Paolo, Feltrinelli editore

Un uomo solo cammina lungo le rive di un grande lago tedesco. È partito all’improvviso, chiudendo in valigia l’essenziale e un post-it stropicciato con una strana lista di nomi. Forse Mauro Barbi vuole mettersi al riparo dagli effetti di una serie di “incidenti emotivi” – così li chiama – che lui stesso ha provocato.
“L’età fragile” di Donatella Pietrantonio, Einaudi editore

Non esiste un’età senza paura. Siamo fragili sempre, da genitori e da figli, quando bisogna ricostruire e quando non si sa nemmeno dove gettare le fondamenta. Ma c’è un momento preciso, quando ci buttiamo nel mondo, in cui siamo esposti e nudi, e il mondo non ci deve ferire.
“Autobiogrammatica” di Tommaso Giartosio, Minimum Fax editore

L’Autobiogrammatica che avete tra le mani è un gioco sorprendente e vertiginoso: il racconto di un’esistenza – unica e comune – come la storia di un linguaggio.
“Cose che non si raccontano” di Antonella Lattanzi, Einaudi editore

Ci sono cose che non si raccontano perché le parole sono scogli nel mare. Ci sono cose che non si raccontano per vergogna, rabbia, troppo dolore, e perché se non le racconti, in fondo puoi sempre credere che non siano successe. Antonella e Andrea vogliono un figlio: […]. Ma è come se non ci fosse niente di semplice […]: tutto ciò che potrà andare storto, anche l’inimmaginabile, lo farà.
“Dalla stessa parte mi troverai” Valentina Mira, SEM editore.

Questa storia comincia una sera d’inverno, il 7 gennaio 1978. Davanti a una sede del Movimento sociale italiano nel quartiere Appio Latino, a Roma, vengono uccisi a colpi d’arma da fuoco due attivisti di destra. Da quel momento, i morti di Acca Larentia diventano icone intoccabili del neofascismo. Questa storia ricomincia il 30 aprile 1987, quando viene arrestato Mario Scrocca, un militante di estrema sinistra.
“Storia dei miei soldi” di Melissa Panarello, Bompiani editore.

A raccontarci questa storia è una scrittrice, resa famosa quando era molto giovane da un audace romanzo nel quale metteva in scena sé stessa. Adesso è una donna adulta, ha costruito una famiglia e le sembra di avere compreso che scrivere per lei è stato il frutto di un’urgenza ora sopita. Ma la vita si incarica di dimostrarle […].
“Il fuoco invisibile” di Daniele Rielli, Rizzoli editore.

Si può raccontare un dramma ecologico e sociale come se fosse un incalzante romanzo a più voci? È quello che fa Daniele Rielli in questo libro in cui, cercando di capire cosa sta uccidendo gli ulivi della sua famiglia, ricostruisce le vicende legate all’arrivo in Puglia di Xylella, un batterio che ha causato la più grave epidemia delle piante al mondo.
“Aggiustare l’universo” Raffaella Romagnolo, Mondadori editore.

Ottobre 1945. L’anno scolastico inizia in ritardo. È il primo dell’Italia liberata e non è semplice ripartire dalle macerie. La maestra Gilla guarda con angoscia quei muri che fino a poche settimane prima alloggiavano nazisti.
Chi dice e chi tace” Chiara Valerio, Sellerio editore

«Vittoria è morta ieri mattina, mi ha detto con tono piano, calmo, una telefonata di cortesia. So che le piacevi, e che lei piaceva a te».
“Invernale” di Dario Voltolini, La Nave di Teseo editore.

Il padre spacca gli animali, entra nelle loro viscere, separa i muscoli dalle membrane, estirpa gli organi e le ossa. Il padre ha il compito di inoltrarsi nella carne morta e di uscirne porgendola ai vivi, perché la vita continui la sua catena vorace.
Un giorno qualcosa va storto nella coreografia perfetta delle lame […].
Articolo a cura di Antonella Di Moia