Questo tremore leggero e costante
è come il tacer dell’anima dinanzi ad un dolore,
a questo dolore che grida e poi tace
e che si addormenta al tuo ricordo.
Piange la sera , sono lacrime di Dio,
la mia voce canta al cielo un tormento,
il dolore spacca un sorriso sul nascere.
Fuggisti tu dai suoni dell’universo
per rifugiarti in una notte di silenzio
Dove le stelle risplendono da altri cieli.
E disperato un lampo lacera il nero di una notte,
per poi nascondere con un roboante tuono una voce che grida al cielo la sua rabbia.
Lorenza Diliberto