
Giornata Internazionale dei Musei
Sabato 18 maggio torna la Notte Europea dei Musei , giunta alla XX edizione.
Dal 1977, l‘ICOM organizza annualmente la Giornata Internazionale dei Musei (IMD), selezionando un tema specifico ogni volta. I musei coinvolti organizzano eventi e attività legate al tema per mostrare il ruolo essenziale dei musei nella società e nel suo sviluppo culturale. L’obiettivo è sensibilizzare sul fatto che i musei sono fondamentali per lo scambio culturale, l’arricchimento delle culture e la promozione di comprensione reciproca, cooperazione e pace tra i popoli.
In Europa, dal 2011, si celebra anche la Notte Europea dei Musei, che precede la IMD. Questo evento, nato nel 2005 in Francia, invita i musei ad aprire gratuitamente le loro porte fino all’una di notte. Accogliendo il pubblico di notte, i musei offrono una visione diversa delle loro collezioni, con approcci più creativi e sensoriali. Quest’anno i due eventi coincidono regalando una serie di eventi per chi vuole trascorrere la su “Notte al Museo”.
La Giornata Internazionale dei Musei (IMD) di quest’anno mette in luce il tema “Musei per l’Educazione e la Ricerca“, sottolineando l’importanza cruciale delle istituzioni culturali nell’offrire un’esperienza educativa completa. Questo evento globale promuove un mondo più consapevole, sostenibile e inclusivo.
La Giornata Internazionale dei Musei 2024 invita le persone a riflettere sull’importanza dell’educazione e a immaginare un futuro in cui la condivisione della conoscenza supera le barriere, dove l’innovazione si unisce alla tradizione. Si invitano tutti a esplorare la vasta conoscenza che i musei hanno da offrire e a contribuire alla costruzione di un mondo più informato e inclusivo.
I musei sono riconosciuti come centri educativi dinamici, promotori della curiosità, della creatività e del pensiero critico. Nel 2024, viene riconosciuto il loro ruolo anche nella ricerca, fornendo spazi per l’esplorazione e la diffusione di nuove idee in diversi campi, dalla storia e l’arte alla scienza e alla tecnologia. La IMD si inserisce nel quadro degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, con un focus particolare sugli obiettivi: Obiettivo 4: Educazione di Qualità – garantire un’educazione inclusiva ed equa e promuovere opportunità di apprendimento permanente per tutti. Obiettivo 9: Industria, Innovazione e Infrastrutture – costruire infrastrutture resilienti, promuovere un’industrializzazione inclusiva e sostenibile e favorire l’innovazione.

Il 18 maggio il Museo dell’Opera del Duomo di Firenze aderisce quest’anno all’iniziativa con un’apertura gratuita dalle ore 19:00, con ultimo accesso alle 23:00, e chiusura alle 24:00. Le spettacolari immagini della Sala del Paradiso del Museo realizzate per la prima volta visibili con il drone
L’Opera di Santa Maria del Fiore coglie questa occasione per lanciare in anteprima sui media e social le spettacolari immagini della Sala del Paradiso del Museo realizzate per la prima volta con un drone, dal fotografo Fabio Muzzi, che rendono visibile a tutti lo straordinario patrimonio, inserito in un allestimento innovativo e didattico.
Nella Sala del Paradiso (36 metri x 20 x 20) sono conservate gli originali delle tre maestose Porte del Battistero, tra cui quella del Paradiso da cui la sala prende il nome, e un colossale modello (in resina e polvere di marmo) in scala 1:1 dell’antica facciata del Duomo di Firenze (realizzata da Arnolfo di Cambio a partire dal 1296, mai finita e distrutta nel 1587) con le sculture ancora esistenti tra cui quelle di Arnolfo di Cambio.
Il Museo dell’Opera del Duomo a Firenze, diretto dal Timothy Verdon, è stato completamente rinnovato e ampliato alla fine del 2015, su progetto architettonico di Adolfo Natalini e Guicciardini & Magni architetti. Il museo conserva una collezione unica al mondo di scultura del Medioevo e del Rinascimento fiorentino: 750 opere tra statue e rilievi in marmo, bronzo e argento, tra cui capolavori dei maggiori artisti del tempo da Michelangelo a Donatello, Arnolfo di Cambio, Lorenzo Ghiberti, Andrea Pisano, Antonio del Pollaiolo, Luca della Robbia Andrea del Verrocchio. L’Opera di Santa Maria del Fiore ha acquisito nel 2022 un edificio storico confinante, Palazzo Compagni, che permetterà di raddoppiare lo spazio museale ed esporre altre opere che oggi sono conservate nei magazzini.
Mentre il Museo Egizio di Torino, sito in via Accademia delle Scienze 6, sarà il centro di un’interessante iniziativa il prossimo lunedì 13 maggio 2024, dalle ore 9 alle ore 18, in occasione della Giornata Internazionale dei Musei. Per il terzo anno consecutivo, la Città di Torino organizza un’intera Settimana dedicata ai musei scolastici, offrendo un momento di confronto collettivo.

Questa iniziativa si inserisce in un contesto di cambiamento e rinnovamento. Da un lato, i 40 anni di servizi educativi offerti dai musei e l’impegno del Comune nel promuovere e sostenere un rapporto sempre più collaborativo tra musei e territorio; dall’altro, una nuova definizione del concetto di “museo” adottata da ICOM durante l’Assemblea Generale a Praga nel 2022, che segna una nuova prospettiva.
Al centro di questo dibattito ci sono i musei scolastici, che da oltre 10 anni caratterizzano l’offerta di educazione al patrimonio culturale di Torino. Quali sono gli equilibri tra queste realtà? Quali i legami e i dialoghi possibili? E come possono lavorare insieme per immaginare il nuovo concetto di museo e di relativi servizi educativi per la Torino di domani?
Per rispondere a queste domande, la Città di Torino, attraverso la Divisione Cultura, Archivio, Musei e Biblioteche, e l’Università degli Studi di Torino, tramite il Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione, promuovono un Seminario di studi. Questo evento intende offrire l’opportunità di riflettere a più voci, favorendo scambi e creazioni di ponti tra diverse istituzioni. Attraverso la contaminazione di esperienze e peculiarità, si mira a una nuova visione per rinnovare la sinergia tra musei, territorio, istituzioni e scuole.
Ricco di incontri e eventi il programma della regione Toscana dell’Università di Pisa
