04/10/2025
Il dolore che diventa memoria: la forza narrativa di Licianna Cartini in “Memorie scritte sulla pelle”
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Il dolore che diventa memoria: la forza narrativa di Licianna Cartini in “Memorie scritte sulla pelle”

Set 16, 2025

I Consigliati di Milena Bonvissuto

Nel panorama letterario contemporaneo, dove spesso la scrittura si piega alle logiche del mercato o alla ricerca di una voce originale, emerge con forza e autenticità la testimonianza di Licianna Cartini, autrice che ha trasformato il dolore in parola, la perdita in memoria, e la forza in narrazione. Il suo libro: “Memorie scritte sulla pelle” nasce da un bisogno profondo: quello di elaborare il lutto per la morte della madre, avvenuta a novembre 2023, dopo una lunga malattia. Un lutto che si somma a quello del padre, scomparso nel 2018, e a un percorso personale di malattia che ha segnato l’intero anno. In questo contesto emotivo, la scrittura è diventata rifugio, terapia, atto di resistenza. Come suggerisce Seneca, Lieve è il dolore che parla. Il grande dolore è muto.” Ma Licianna ha scelto di dare voce a quel dolore muto, di renderlo parola, di inciderlo sulla pelle come le cicatrici che danno il titolo al suo libro.

Il progetto editoriale ha preso forma lentamente, a partire da pensieri scritti per sé, come suggerito dalla psicologa, e poi arricchiti dal ritrovamento di due diari appartenuti alla madre, scoperti durante la dolorosa operazione di svuotamento della casa. Quei quaderni, pieni di ricordi e parole d’amore, diventano il filo conduttore di una narrazione che intreccia la storia personale dell’autrice con quella dei suoi genitori. Non c’è nulla di romanzato: tutto è vero, vissuto, inciso nella carne e nella memoria. La figura materna emerge come presenza costante, guida silenziosa, fonte di forza e di identità. La madre lascia quei diari per non lasciare mai sola la figlia donando quella forza interiore che permette di non cedere, che diventa il vero motore del racconto. Licianna non si limita a descrivere il dolore, lo attraversa, lo abita, lo trasforma. Lo fa con il sostegno della famiglia, del marito, della psicologa, ma anche delle donne incontrate nel reparto oncologico, con cui ha condiviso sguardi, parole, silenzi. In quegli incontri ha scoperto che il dolore può unire, che la fragilità può diventare forza, che la vita merita di essere vissuta nel presente.

La scrittura come atto di amore e traccia indelebile

La scrittura, in questo senso, non è solo narrazione, ma anche atto di cura, di consapevolezza, di resistenza. Il titolo Memorie scritte sulla pelle evoca un’immagine potente: quella della scrittura come incisione, come traccia indelebile di ciò che è stato. Le cicatrici, fisiche ed emotive, diventano segni di sopravvivenza, testimonianze di un percorso che ha lasciato il segno. Licianna, che insegna nella scuola media, ha saputo trasferire nella sua voce narrativa la concretezza e la sincerità che derivano dal contatto quotidiano con gli adolescenti. Il suo stile è diretto, realistico, a tratti tagliente, capace di parlare con semplicità di temi complessi. L’esperienza educativa le ha insegnato a osservare, a cogliere le sfumature, a raccontare con autenticità.

In un’epoca in cui il dolore viene spesso nascosto o anestetizzato, Memorie scritte sulla pelle ci ricorda che raccontare è un atto di coraggio. Che la memoria, anche quando fa male, è un bene prezioso. Che la scrittura può essere un ponte tra ciò che siamo stati e ciò che possiamo diventare. Licianna Cartini ci offre una testimonianza luminosa, che non nega il buio ma lo attraversa, lo illumina, lo rende umano. Un libro che non si legge soltanto: si ascolta, si sente, si vive. E lasciatemi aggiungere una  nota personale: avere attraversato l’inferno ti cambia e stranamente si diventa protettori degli altri perché il dolore e le preoccupazioni di chi incontriamo per strada ci entra nelle ossa ,ecco perché la nostra carezza è un segno dettato dall’amore e non dalla compassione.

Non posso dare un voto ad una storia che cura!

L’Autrice

Nata e cresciuta ad Asti, graziosa città del Piemonte, famosa per il vino e il palio, Licianna Cartini ,la cui passione per i libri affonda le radici fin dall’infanzia, è alla sua prima pubblicazione. Da sempre immersa nel mondo della lettura, ha trasformato questa vocazione in una professione, dedicandosi con entusiasmo all'insegnamento nella scuola media. Da qualche anno residente nel torinese, dopo alcune vicissitudini, ha deciso di dedicarsi alla scrittura, coniugando le sue conoscenze all’esperienza quotidiana, complice anche la necessità di elaborare un lutto, arricchendo la sua narrazione di una sensibilità autentica e di uno sguardo attento su alcune dinamiche familiari e umane. Il suo pseudonimo, Licianna Cartini, cela una voce narrativa fresca e promettente, pronta a lasciare il segno in chi la leggerà.

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