
Le proposte del mese di Maggio
Maggio: il mese del libro, della rinascita e delle storie che aprono mondi. Come ogni anno, maggio si conferma non solo tempo di fioriture, ma anche di letture che lasciano il segno. In occasione del mese dedicato al libro, L’Epoca Culturale ha selezionato otto titoli che raccontano, ciascuno a suo modo, la complessità del nostro presente e il bisogno sempre vivo di interrogarsi attraverso la narrativa, la memoria, il sogno. Tra prime uscite attese, voci emergenti da scoprire, incursioni nella narrativa sociale, nella distopia, nell’autobiografia e nella scrittura più ironica e tagliente, il filo che unisce queste proposte è la capacità di raccontare l’umano nelle sue contraddizioni più profonde e nei suoi slanci più autentici. Che si tratti di storie intime che diventano universali, di riflessioni sul potere e sulla fragilità, o di immaginari sorprendenti che parlano al cuore delle nostre paure e speranze, ogni libro offre un’occasione per rallentare e guardare oltre.
# Il più venduto

SPERA ( Ed. Mondadori 2025) – Per volontà di papa Francesco questo eccezionale documento avrebbe dovuto in un primo momento vedere la luce solo dopo la sua morte. Ma il nuovo Giubileo della Speranza e le esigenze del tempo lo hanno risolto a diffondere ora questa preziosa eredità. SPERA è la prima autobiografia mai pubblicata da un papa nella storia. Un’autobiografia completa, la cui stesura ha impegnato gli ultimi sei anni, che procede dai primi del Novecento, con le radici italiane e l’avventurosa emigrazione in America Latina degli avi, per svilupparsi attraverso l’infanzia, gli entusiasmi e i turbamenti della giovinezza, la scelta vocazionale, la maturità, fino a coprire l’intero pontificato e il tempo presente. Nel raccontare con intima forza narrativa le sue memorie (non tralasciando affatto le proprie passioni), Francesco affronta senza alcuna dissolvenza anche i nodi cruciali del pontificato e sviluppa con coraggio, schiettezza e profezia i più importanti e dibattuti temi della nostra contemporaneità: guerra e pace (compresi i conflitti in Ucraina e Medio Oriente), migrazioni, crisi ambientale, politica sociale, condizione femminile, sessualità, sviluppo tecnologico, futuro della Chiesa e delle religioni. Ricco di rivelazioni, di aneddoti, di illuminanti riflessioni, un memoir emozionante e umanissimo, commovente e capace di umorismo, che rappresenta il “romanzo di una vita” e al tempo stesso un testamento morale e spirituale destinato ad affascinare i lettori di tutto il mondo e a incarnare il suo lascito di speranza per le generazioni future. “Spera” è un’opera unica nella storia della Chiesa: la prima autobiografia completa mai scritta da un papa. Il testo si distingue per la sua struttura narrativa ampia e coinvolgente, che fonde memorie personali e riflessioni universali. Papa Francesco si mostra in tutta la sua umanità, attraversando con lucidità e coraggio non solo le tappe della propria vita, ma anche i nodi più scottanti del nostro tempo. La voce narrativa è intima ma mai autoreferenziale: è un ponte tra la propria esperienza e le inquietudini del mondo contemporaneo.
Consigliato perché è una testimonianza diretta, toccante e profonda di uno dei protagonisti spirituali e morali del nostro tempo. “Spera” non è solo un memoir, ma un atto di fiducia nel futuro, una riflessione lucida e accessibile su temi che ci riguardano tutti: dalla pace alla dignità umana, dalla fede alla responsabilità sociale. È un libro da leggere per comprendere meglio la figura di papa Francesco e il senso del suo messaggio nel presente
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# Il romanzo di introspezione

Il diario di Nicole (Ed. Atile 2024) – E’ un romanzo introspettivo che si muove tra le pieghe del presente e i misteri del passato, in un intreccio coinvolgente di sentimenti, memorie, e segreti. La narrazione si apre su Paola e Roberto, una giovane coppia apparentemente felice: lei riflessiva, lui impaziente di mettere su famiglia. La loro quotidianità viene improvvisamente sconvolta dal ritrovamento del diario di Nicole, una ragazza scomparsa in giovane età e che, per entrambi, sembrava appartenere a un tempo lontano e archiviato.
Attraverso le pagine del diario, Paola inizia un viaggio interiore e investigativo, scoprendo che la vita di Nicole e la sua tragica morte nasconde molte più ombre di quanto si immaginasse. Le sue parole, intime e sincere, rivelano legami nascosti, dolori sopiti e verità taciute. Il passato riemerge con forza, mettendo a rischio l’equilibrio emotivo e affettivo della protagonista, ma anche quello della coppia. Nicole, pur essendo morta, torna così ad avere voce, diventando presenza viva nella mente e nel cuore di chi legge le sue confessioni. Con uno stile delicato ma penetrante, Paola Corradi costruisce un noir sentimentale che sfida le etichette di genere. Il diario non è solo un espediente narrativo: è il luogo dove la scrittura si fa psicanalisi, dove la protagonista (e il lettore) si confrontano con l’ambiguità delle relazioni, l’inafferrabilità della verità, e le ferite che il tempo non ha guarito. Il romanzo mescola suspense e riflessione, introspezione e colpi di scena, emozioni e memoria. I personaggi sono vivi, realistici, immersi in un mondo in cui nulla è mai solo bianco o nero. Paola diventa un’eroina moderna, non per azioni spettacolari, ma per il coraggio di guardare in faccia le verità scomode. Roberto, invece, è una figura complessa, divisa tra desiderio di futuro e peso del passato.
Consigliato perché è un romanzo capace di emozionare e sorprendere, adatto a chi ama le storie che scavano nell’animo umano. La scrittura è coinvolgente, il ritmo ben calibrato tra introspezione e mistero. È una lettura che invita a riflettere sulla forza dei legami, sulla memoria, e sulla necessità di fare pace con ciò che è stato. Una storia che parla di perdita, ma anche di rinascita e consapevolezza. Perfetto per chi cerca una narrativa intensa, profonda, ma mai pesante. Un diario che diventa specchio dell’anima e ponte tra le generazioni.
L’Autrice
Paola Corradi, nata e residente a Santo Stefano Lodigiano, lavora presso l’Ospedale di Codogno. Appassionata di scrittura, si è affermata negli ultimi anni per la forza emotiva e la sensibilità delle sue opere. Ha esordito nel 2022 con La Panchina Rossa (Porto Seguro Editore), premiato con una Segnalazione Speciale al Premio Victoria 3.0. Nel 2024 pubblica il suo secondo romanzo Il Diario di Nicole (Atile Edizioni), presentato alle fiere del libro di Torino e Napoli.
Attiva anche nella narrativa breve e nella poesia, ha pubblicato in numerose antologie, tra cui Fiera-mente raccontiamo, Una rondine al tetto, La farfalla dalle ali spezzate, Storie in giallo e Diventa ciò che sei (a sostegno di Telethon). Di rilievo anche il racconto bilingue La nuova amica di Emma, pubblicato in Versos, palabras y emociones en la Puerta del Sol, presentato in Italia e in Spagna.
Autrice poliedrica, Corradi si distingue per uno stile empatico e profondo, attento ai sentimenti e alle fragilità dell’animo umano.
# Fantascienza d’autore in Casa Mondadori

Il trentunesimo giorno (Ed. Mondadori 2024) – Piogge torrenziali flagellano da un mese ogni angolo del pianeta. Il globo è avvolto in una cortina compatta di nuvole, in balia di eventi climatici estremi e devastanti che decimano la popolazione terrestre. Il trentunesimo giorno il cielo si apre e dalle ultime nubi si affacciano stormi di sagome fluttuanti. Sono cadaveri. Migliaia, milioni di corpi privi di vita che galleggiano in balia del vento e delle correnti d’alta quota. Da dove arrivano, come sono finiti lassù? Perché non cadono (e qualcuno di loro esplode)? In un mondo al collasso la sopravvivenza è un sottile equilibrio tra meschini espedienti quotidiani, mentre terrore e superstizione dilagano e la scienza ufficiale non riesce a dare un perché a un fenomeno inspiegabile. Una cosa però è chiara: bisogna tirare giù tutti quei cadaveri, dai cui abiti sbrindellati piovono ricordi e tesori personali di ogni genere. In questo scenario da incubo si muovono Evelyne, ex trapezista-bambina di un piccolo circo itinerante, e Alvaro, un uomo provato dalla vita alla ricerca di una seconda possibilità. È tempo di nuovi eroi. E che umili spazzini del cielo – gli Zavorranti – uniscano le loro forze per il bene comune. Dal più noto scrittore italiano di fantascienza, un’eco-distopia su un mondo post-apocalittico, un romanzo di grande respiro che dà voce alle inquietudini del nostro tempo.
In questa eco-distopia visionaria e potentissima, il più noto autore italiano di fantascienza ci catapulta in un mondo allo stremo, dove la catastrofe climatica non è più una minaccia futura, ma una realtà già esplosa. L’elemento surreale dei cadaveri fluttuanti nel cielo, grottesco, poetico e inquietante insieme, diventa il simbolo di un’umanità alla deriva, sopraffatta da domande senza risposta. In mezzo al caos si stagliano due figure marginali, Evelyne e Alvaro, archetipi di un’umanità ferita ma non domata, che trovano un senso nell’atto umile e salvifico del “ripulire il cielo”. La scrittura è densa, immaginifica, attraversata da un lirismo cupo che si mescola alla crudezza dell’ambientazione, creando un romanzo profondamente allegorico e attualissimo.
Consigliato perché è una storia che parla al nostro presente con la forza inquietante della profezia. Un romanzo che intreccia denuncia ecologica, metafora sociale e racconto umano in un affresco post-apocalittico originalissimo, dove la fantascienza diventa specchio deformante – e rivelatore – del nostro tempo. Lo si consiglia a chi ama le storie potenti, visive, capaci di interrogare profondamente il lettore. Il trentunesimo giorno non è solo un viaggio in un futuro disturbante: è una riflessione poetica e feroce sull’essere umani nel mezzo della fine.
L’Autore
Dario Tonani, milanese, una laurea alla Bocconi, è giornalista professionista. Ha pubblicato, in Italia e all’estero, una decina di romanzi e oltre cento racconti su antologie, quotidiani nazionali e sulle principali testate di genere italiane (“Wired”, “Urania”, “Giallo Mondadori”, “Segretissimo”, “Millemondi”, “Robot”). Per Mondadori sono usciti i romanzi Infect@ (2007), L’algoritmo bianco (2009), Toxic@ (2011), Cronache di Mondo9 (2015), Naila di Mondo9 (2018) e Mya di Mondo9 (2022), appartenenti al ciclo di “Mondo9”, la sua opera più nota e premiata, entrato nella “Top 10” dei migliori titoli di science fiction dell’anno in Giappone e Russia. Tutta la saga sarà disponibile prossimamente in audiobook. Tra i numerosi riconoscimenti, Tonani ha ricevuto il Premio Europa come miglior scrittore di fantascienza del 2017.
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# Il romanzo autobiografico

Diario di un Clandestino (Ed. Youcanprint 2024) – E’ il libro autobiografico di Claudio Zilli, cantautore romano classe 1978, che si cimenta con la prosa dopo aver pubblicato raccolte poetiche come Versi scalzi di un cantautore, Pietre di stoffa e In donna veritas. In questo libro, Zilli racconta la sua esperienza di vita, affrontando temi come la diffidenza, l’instabilità emotiva e la sensazione di essere un “clandestino d’animo”, ovvero una persona che si sente fuori posto nella società contemporanea . Attraverso aneddoti e riflessioni, l’autore invita i lettori a considerare il significato di vivere una vita autentica, spesso al di fuori delle convenzioni sociali.
Claudio Zilli offre una narrazione sincera e coinvolgente, che combina elementi autobiografici con riflessioni universali sulla condizione umana. La sua scrittura, arricchita dalla sensibilità artistica maturata come cantautore, rende il libro accessibile e profondo. Diario di un Clandestino è un’opera che parla a chiunque si sia mai sentito fuori posto, offrendo conforto e comprensione attraverso le parole dell’autore.
Consigliato a chi cerca una lettura che unisca introspezione e autenticità. Il libro offre uno sguardo onesto sulla vita di chi sceglie di seguire il proprio percorso, anche quando questo significa sentirsi “clandestino” nella propria società. È un’opera che invita alla riflessione e che può offrire nuove prospettive a chi si trova in momenti di cambiamento o ricerca personale.
L’Autore
Claudio Zilli, classe 1978, romano, inizia a comporre canzoni dal 1996. Nel corso del tempo diventa anche autore di numerosi interpreti. Ben presto si accorge anche della sua vena poetica, non solo in musica, rappresentata nei libri: “Versi scalzi di un cantautore”, “Pietre di stoffa”, “In donna Veritas”.
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# La nuova uscita

Loop out. D’amore e di rabbia. Diario di un’adolescente in fuga – Di C. Betty. (Ed. Mediter Italia 2025)
«Vi è mai capitato di buttare via qualcosa e poi di rendervi conto che vi serviva? A me è successo con la mia vita». Con questo incipit crudo e potente, l’autrice apre il racconto autobiografico di oltre dieci anni trascorsi tra droga, comunità di recupero, ospedali e rave. Scritto originariamente al cellulare e diffuso in forma anonima su Wattpad, questo libro è un diario autentico di autodistruzione e sopravvivenza. L’adolescenza dell’autrice si consuma nella dipendenza da eroina, crack, anfetamine e MdM, tra relazioni tossiche e perdite affettive che scavano dentro. Ma è anche una testimonianza lucida delle dinamiche di potere che plasmano le relazioni e alienano il soggetto, secondo le teorie di Lacan.
Il libro è un memoir duro, scritto con uno stile immediato, frammentato e sincero, che restituisce senza filtri l’esperienza della dipendenza e dell’emarginazione. È anche un documento sociologico e psicologico, che mostra come le fragilità affettive, il contesto sociale e le dinamiche relazionali possano spingere una giovane a cercare nell’autodistruzione una forma di fuga. La narrazione, influenzata dalla scrittura diaristica, assume il valore di una catarsi, di una ricomposizione identitaria che avviene nel racconto stesso. Interessante anche il riferimento lacaniano, che lega il vissuto personale a una riflessione più ampia sull’alienazione e sull’azione dell’Altro nella formazione del sé.
Consigliato perché è un libro autentico, necessario e urgente. Perché offre uno sguardo dall’interno sul fenomeno delle dipendenze, senza moralismi né retorica. Perché è la voce viva di chi è sopravvissuto e ha avuto il coraggio di raccontare. È un testo che può servire a educatori, genitori, adolescenti, ma anche a chi cerca risposte o riconoscimento nel dolore. Lo consigliamo per la sua forza narrativa, per la testimonianza umana che rappresenta, e perché ci ricorda che ogni vita può essere recuperata, anche quando sembra perduta. Vuole essere uno specchio, una sveglia e, forse, una speranza.
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# Per ricordare un recente passato

Il Giorno delle Sirene (Graus Edizioni 2024) – Ambientato negli anni ’70, sullo sfondo delle lotte operaie e delle occupazioni universitarie, racconta la storia di una famiglia siciliana che emigra a Torino, alla ricerca di una vita migliore e di stabilità economica. La famiglia, formata da Antonino, il figlio maggiore, e i suoi genitori e fratelli, si trova a fronteggiare le dure condizioni della città industriale. Antonino, idealista e desideroso di riscatto, sogna di diventare insegnante, convinto che la cultura sia la via per l’integrazione e il miglioramento. Tuttavia, assistendo alla fatica e alla mancanza di prospettive del padre e del fratello, che lavorano in una catena di montaggio, decide di interrompere gli studi e unirsi a un gruppo di studenti politicamente impegnati. Questi giovani supportano gli operai nelle loro lotte, dalle occupazioni delle fabbriche agli scioperi, e Antonino si trova coinvolto in una rivoluzione che lo cambierà per sempre.
A capo del gruppo c’è Gaby, una ragazza di buona famiglia che, seppur animata da nobili ideali, gioca alla rivoluzione. Antonino, segretamente innamorato di lei, è disposto a seguirla anche nelle scelte più radicali, compresa la lotta armata. Ma un evento drammatico interrompe il suo slancio, costringendolo a fare i conti con la realtà. Il romanzo si apre e si chiude con Antonino disilluso, rientrato negli anni ’80, quando l’entusiasmo e la speranza di costruire un mondo migliore si sono infranti contro la superficialità della nuova generazione. La sua riflessione finale riguarda il tradimento delle promesse di cambiamento di tanti suoi compagni di lotta, che ora sono parte della stessa borghesia che un tempo disprezzavano.
Il Giorno delle Sirene è un romanzo di grande intensità emotiva e politica. La storia di Antonino è simbolica di un’intera generazione, quella degli anni ’70, che credeva nel cambiamento radicale attraverso la lotta sociale, ma che si ritrova, nel decennio successivo, a fare i conti con la disillusione. L’ambientazione torinese, una città industriale con le sue contraddizioni e i suoi conflitti sociali, è un palcoscenico perfetto per raccontare le tensioni politiche e culturali del tempo. La figura di Antonino incarna l’ideale del giovane che cerca la propria strada in un mondo che sembra non lasciare spazio alle sue speranze. Il romanzo è anche una riflessione sulla lotta generazionale: quella tra i sogni di cambiamento degli anni ’70 e la realtà cinica degli anni ’80, quando le lotte ideologiche sembrano svanire di fronte al trionfo del consumismo e della borghesi.
Consigliato perchè Il Giorno delle Sirene è un romanzo che affascina per la sua capacità di rappresentare una parte importante della storia recente, quella dei sogni e delle disillusioni di una generazione. È una lettura consigliata per chi è interessato a comprendere le dinamiche sociali e politiche degli anni ’70 e ’80, ma anche per chi vuole riflettere sui temi universali della speranza, del tradimento e del cambiamento. La scrittura coinvolgente e la trama, ricca di tensioni emotive e intellettuali, catturano il lettore, facendolo immergere in un periodo storico che ha segnato profondamente la cultura italiana. La storia di Antonino, in particolare, è quella di una crescita, di un risveglio, che fa riflettere sull’importanza delle scelte e delle ideologie nella formazione di una persona. Un romanzo per chi crede che la letteratura possa essere uno specchio del passato, ma anche una guida per comprendere il presente.
L’Autrice
Wilma Avanzato, è insegnante e vive a Chivasso. Dopo un’esperienza come analista programmatore, si è dedicata all’insegnamento e alla scrittura, passione coltivata fin dall’infanzia. Ha ottenuto numerosi riconoscimenti in premi letterari nazionali e nel 2024 ha pubblicato due romanzi: Il giorno delle sirene (Graus Edizioni, finalista al Premio Pannunzio) e I Fenomeni dell’82 (GFE Edizioni, con prefazione di Angelo Petrosino).
Appassionata della cultura piemontese, ha fondato l’Associazione “Nost Piemont” e un festival dedicato alla lingua e alle tradizioni locali. Collabora con alcune Università della Terza Età, dove tiene lezioni di scrittura creativa e storia del nostro recente passato. È socia UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare), per la quale coordina il Premio “Felici Diversamente”, promuovendo l’inclusione attraverso la letteratura
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#Storia di vita vera

Una vita maledetta (Transeuropa Ed. 2024) – Il libro racconta la vera storia di Alida, una donna albanese nata e cresciuta nelle montagne del Nord dell’Albania, in un contesto ancora dominato dalle arcaiche leggi del Kanun di Lek Dukagjin. In un mondo dove le donne non hanno voce, Alida è costretta dalla madre a diventare una Burrnesh, ovvero una “vergine giurata”: una donna che rinuncia per sempre alla propria identità femminile per assumere i doveri e i diritti di un uomo, pur restando biologicamente donna.
La trasformazione – sancita da un rituale solenne di fronte a dodici capoclan – la strappa alla sua giovinezza, ai suoi sogni, e soprattutto al suo amore per Leck, un ragazzo gentile e segnato dalla stessa violenza sistemica. Ma Alida non si rassegna. In lotta tra dovere e desiderio, tra colpa e sopravvivenza, trova la forza di tentare una fuga disperata verso la libertà, attraversando mezza Europa e le Americhe per rinascere finalmente donna, libera e consapevole del suo valore.
Gabriella Guidi riesce con grande delicatezza e potenza narrativa a restituire una storia personale che è anche una denuncia culturale. Il romanzo, basato su eventi reali, si addentra nel cuore oscuro del patriarcato più estremo, restituendo voce e dignità a tutte le donne che hanno dovuto sacrificare sé stesse per rispettare leggi non scritte. Alida è un simbolo: il suo corpo negato, il suo amore spezzato, la sua determinazione a fuggire e a rinascere sono emblemi di una resistenza silenziosa ma profondissima.
La scrittura è intensa, empatica e mai pietistica. La protagonista conquista il lettore non solo per la drammaticità della sua vicenda, ma per la lucidità e l’intelligenza con cui attraversa il dolore.
Consigliato perché è una testimonianza necessaria. È un libro che scuote e fa riflettere sul significato della libertà, dell’identità e del coraggio. La storia di Alida ci riguarda tutti: ci ricorda quanto siano fragili i diritti che oggi diamo per acquisiti e quanta strada resti ancora da percorrere per un’autentica uguaglianza di genere. È una lettura toccante, potente, ma anche ispiratrice. Un invito a non arrendersi mai, a lottare per sé stessi, anche quando tutto sembra perduto.
L’ Autrice
Gabriella Guidi è una scrittrice italiana originaria di Casinina, nel comune di Sassocorvaro-Auditore (PU). Ha conseguito il diploma in studi umanistici a Urbino, dove attualmente risiede e lavora nella pubblica amministrazione. Nel tempo libero, si dedica alla scrittura, spesso trovando ispirazione nella tranquillità della sua barca ormeggiata a Fano. “Una vita maledetta” è il suo romanzo d’esordio, pubblicato nel gennaio 2024 da Transeuropa Edizioni. Il libro ha ricevuto riconoscimenti significativi, tra cui la menzione di merito alla XI edizione del Premio Letterario Internazionale Città di Sarzana e la menzione speciale al Premio Letterario Internazionale “Le pietre di Anuaria” per la narrativa inedita
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# Novità nel trhiller

Il tallone da Killer (Sellerio Ed.2025) – Due killer in azione in una Milano malavitosa. Un noir esilarante intriso di acida ironia e sferzante denuncia sociale.
Il Biondo e Quello con la cravatta sono due soci ben affiatati, artigiani meticolosi e molto richiesti: sono killer che eliminano la gente a pagamento. Si comportano secondo un’etica del lavoro calvinista, guidati dalla razionalità dell’imprenditore previdente, alle prese con la concorrenza, le insidie del mercato, le spese di gestione, attenti alla sicurezza sul lavoro.
Un giorno al Biondo e a Quello con la cravatta capita un incarico che richiede un salto di qualità. Non si tratta stavolta di servire la solita clientela media: l’obiettivo è un arcimilionario, un esponente dell’altissima finanza che vive in una favolosa non-zona sospesa tra Londra e Milano. Una preziosa occasione – riflettono i due soci – di passare dalla gestione ordinaria agli omicidi di alta gamma, perché «il comparto che non conosce crisi è quello del lusso, quindi conviene di più ammazzare i ricchi». Serena Bertamé, un sogno di signora che vuole morto l’amante Andrea De Carli, padre naturale di suo figlio, pare la cliente ideale per un riposizionamento sul mercato e un sostanzioso adeguamento delle tariffe.
Incassato l’anticipo, però, piovono le complicazioni, i contrattempi, le difficoltà impreviste, in un ottovolante di equivoci, colpi di scena, incidenti, avventure e sconvolgimenti vertiginosamente intrecciati, in ambienti esclusivi ed extra lusso dove si mischiano fondi di investimento e realtà inconfessabili.
Con i suoi killer dalla battuta pronta, già comparsi in un romanzo e in alcuni racconti, Alessandro Robecchi crea una commedia esilarante e nerissima, intrisa di acida ironia e di una sferzante denuncia della disperazione sociale dei nostri tempi. Alessandro Robecchi, con il suo stile inconfondibile, ci consegna un noir che sovverte le regole del genere con intelligenza e sarcasmo. I protagonisti sono due killer professionisti, descritti come imprenditori del crimine – incarnano una parodia feroce del mondo del lavoro contemporaneo, dove anche l’eliminazione su commissione viene gestita come un’attività d’impresa tra business plan e aggiornamento tariffe. La Milano che fa da sfondo è ambivalente: cupa e scintillante, popolata da ricchi inaccessibili e da esistenze ai margini. La narrazione è brillante, i dialoghi taglienti, il ritmo serrato, in un equilibrio perfetto tra tensione e umorismo nero.
Consigliato perché è un romanzo intelligente, spietato e sorprendentemente attuale. Fa ridere e riflettere allo stesso tempo, attraverso una satira sociale pungente che smaschera l’ipocrisia del lusso, la fragilità delle relazioni e la violenza sistemica mascherata da normalità. Robecchi riesce a tenere insieme commedia e tragedia con una scrittura agile e affilata: un noir che diverte, ma lascia anche un retrogusto amaro. Perfetto per chi ama i romanzi che intrattengono senza rinunciare a dire qualcosa di importante.
L’Autore
Alessandro Robecchi è stato editorialista de Il manifesto e una delle firme di Cuore. È tra gli autori degli spettacoli di Maurizio Crozza. È stato critico musicale per L’Unità e per Il Mucchio Selvaggio. In radio è stato direttore dei programmi di Radio Popolare, firmando per cinque anni la striscia satirica Piovono pietre (Premio Viareggio per la satira politica 2001). Ha fondato e diretto il mensile gratuito Urban. Attualmente scrive su Il Fatto Quotidiano, Pagina99 e Micromega. Ha scritto due libri: Manu Chao, musica y libertad (Sperling & Kupfer, 2001) tradotto in cinque lingue, e Piovono pietre. Cronache marziane da un paese assurdo (Laterza, 2011).
Con questa casa editrice ha pubblicato Questa non è una canzone d’amore (2014), Dove sei stanotte (2015), Di rabbia e di vento (2016), Torto marcio (2017), Follia maggiore (2018), I tempi nuovi (2019), I cerchi nell’acqua (2020), Flora (2021), Una piccola questione di cuore (2022) Cinque blues per la banda Monterossi (2023), Pesci piccoli (2024), Tallone da killer (2025).
Link Acquisto https://www.sellerio.it/it/catalogo/Tallone-Killer/Robecchi/16206