
Crostata alla marmellata di albicocche
di Daniela Birsa
Cara Sofia,
non pensavo che un giorno avrei avuto il bisogno di scrivere questa lettera, ma gli eventi stanno precipitando, la mia salute vacilla, i buoni propositi diminuiscono di anno in anno e crescono le preoccupazioni.
Ricordi quando eri piccola? Tua madre adorava la crostata alla marmellata di albicocche e tutte le domeniche ne preparavate due. Una era per la nonna celiaca, senza glutine.
E tuo padre? È stato talmente amante dei cruciverba da portarseli fin nella tomba. Letteralmente. Lo avete seppellito con l’enigmistica in mano. Che grande mente, ben accompagnata anche da un grande cuore!
Poi c’è stato tuo marito: rigido, inflessibile, geloso. Molto critico su tutto, ma aveva anche dei difetti! Ernesto si chiama; ora è anziano, ha perso buona parte del suo caratteraccio ed è quasi diventato una brava persona. Adesso ti aiuta molto, quando hai bisogno sappi che puoi fare affidamento su di lui. Dal matrimonio con Ernesto sono nati due figli, seguimi ti prego, è importante che tu ricordi. I loro nomi sono Antonio e Camilla. Il grande adesso ha 36 anni, si è laureato in Economia e lavora presso un’azienda di tessuti di cui non ricordo il nome, lo appunterò più tardi però perché è importante. È sposato con Maria, ma non hanno figli, lui teme che non potranno mai averne.
Camilla ha 34 anni ed è omosessuale, lo so, non te lo aspettavi e non lo avresti mai detto, ma per te non è mai stato un ostacolo alla vostra relazione. Ami tua figlia con tutta te stessa e faresti qualsiasi cosa per lei. Adesso sta con una ragazza di nome Violetta; è più giovane di lei, una bravissima ragazza, sempre molto gentile. Va’ avanti da un po’, credo sia una cosa seria, sembra felice.
Abiti con tuo marito e Camilla in via Giacomo da Nardi , 5.
Anche questo è importante.

Casa è di tua proprietà da trentacinque anni. La tua è una vita semplice e modesta. Ti piace la tranquillità: al mattino ti occupi delle rose, hai un bel giardino che curi completamente da sola. Il pomeriggio ti piace stenderti sul divano con un buon libro romantico o un classico; a volte ti fai una tazza di thè che prendi con qualche goccia di limone e abbondante zucchero.
Quando sei troppo stanca per leggere accendi la Tv e ti lasci ispirare dall’umore del momento per la scelta del programma. Non sei una grande cuoca, ma non ti dispiace preparare qualche dolce ogni tanto o la pizza. Niente profuma come la tua pizza fatta in casa.
Conosci tutte le ricette a memoria ma mi riprometto di aggiungere a questa lettera una nota a margine riscrivendo quelle più complesse.
Ti piace viaggiare ed è sempre stato un tuo sogno poter, un giorno, visitare l’America e le sue immense città metropolitane. Ricorda di prenotare un viaggio appena puoi organizzarti. Prima che sia troppo tardi, e fa’ tante fotografie. Vai con Carolina e Violetta, sarebbero ben felici di accompagnarti. Se non erro, Camilla una volta l’ha persino proposto. Cogli l’attimo finché sei in tempo. Vai, divertiti, coltiva la tua esistenza e alimentala.
Perché ti sto dicendo tutto questo? Ti chiederai se io sia impazzita. Perché ti sto raccontando la tua vita? A cosa serve? Dovresti conoscerla, no?
No.
Non è più così scontato, così ovvio.
Ti è stata diagnosticata una forma di Alzheimer precoce molto grave e stai cominciando a dimenticare. Non tutto e non tutto insieme, ma le cose stanno peggiorando, svanendo.
È iniziata con piccole distrazioni, dimenticanze banali, cose da poco…Ora sono cominciati a scomparire i nomi degli oggetti più comuni, dei posti che conoscevi a menadito, dei tuoi stessi figli. Li confondi, li sbagli, accorpi i nomi tra loro creando nuove, fantasiose combinazioni di oggetti e persone inesistenti.
Resusciti persone morte e dai vita a gente mai esistita. Il tuo cervello sta letteralmente dando i numeri. E non migliorerà, non guarirà.
Quindi ti scrivo, Sofia, e ti prego: prendi questa lettera e conservala, tienila dove tu possa vederla e leggerla ogni volta che ci passi sopra con lo sguardo. Fotocopiala, mettila sul frigorifero, nello specchio del bagno e sul comodino. Leggila tutti i giorni, più volte al giorno. Ricopia tutti i dati, trascrivi, ripeti, ricorda!! Abbatti i tempi della malattia. Combattila. Rallentala più che puoi. Aggiungi dettagli e memorizza.
Ricorda chi sei. Ti prego.
Un abbraccio.
POST SCRIPTUM:

Crostata alla marmellata di albicocche
Ingredienti:
Farina 250 g
Burro 150 g
Zucchero a telo 100 g
Tuorli (circa 5) 80 g
Miele 20 g
Scorza di limone ½
Bacetto di vaniglia½
Sale fino 1 g
Preparazione:
Per prima cosa bisogna fare la pastafrolla: in una ciotola metti burro, zucchero a velo, i semini del limone e la scorza grattuggiata della vaniglia; mentre mescoli aggiungi il miele e in una terrina a parte metti le uova e un pizzico di sale. Unisci il tutto e continua a mescolare finché non avrai ottenuto un composto burroso; ora aggiungi la farina sfilacciata e quando avrà una consistenza morbida avvolgi il panetto nella pellicola e lascialo in frigo per alcune ore, così rassoderà.
Metti la confettura in una ciotola insieme ad altra scorza di limone. Stendi la pastatrottola col pazzerello su un foglio di carta da forno e chiudila dentro un anello di 21 km. Fai dei buchi alla base con la forcona e ricopri con uno strato di confettura. Con la pasta avanzata fai delle striscioline e posizionale sopra a creare degli esagoni, poi decori anche il bordo con un’altra strisciolina. Falla cuocere in… a 160° per 45 minuti? Falla raffreddare prima di togliere l’anello.
E quando la mangerai ricordati anche di me.
Sofia.