04/10/2025
L’ “Aiace”  trionfa al Teatro greco di Siracusa
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L’ “Aiace” trionfa al Teatro greco di Siracusa

Mag 10, 2024

La stagione degli spettacoli classici della Fondazione “Inda” a Siracusa è iniziata oggi con grande successo.

 L’ “Aiace” di Sofocle, diretta da Luca Micheletti, ha attirato infatti oltre 4.000 spettatori, riempiendo il teatro e aprendo la stagione con una performance memorabile. Si tratta della quarta rappresentazione di questa tragedia nel corso di oltre 100 anni di rappresentazioni classiche al Teatro greco. Il protagonista e regista della messa in scena, Luca Micheletti, è uno dei baritoni più apprezzati a livello internazionale. Questa è la prima volta che Micheletti si confronta con la tragedia greca, e ciò si riflette nella sua scelta di integrare elementi musicali nella rappresentazione.

Le musiche sono state composte da Giovanni Sollima, e tutti i cori cantati. Micheletti spiega che, sebbene non si sappia esattamente come venivano pensate le musiche o la messa in scena delle tragedie ad Atene, la produzione ha cercato di ricostruire un approccio il più fedele possibile alla tradizione.

La tragedia “Aiace” è una delle opere più note di Sofocle e ruota intorno alla figura dell’eroe greco Aiace. La trama esplora temi come l’onore, la vergogna, la follia e la fragilità umana, mettendo in evidenza le sfide morali ed etiche affrontate dai personaggi.

TRAMA

La tragedia si apre con un dialogo tra Atena e Ulisse davanti alla tenda di Aiace, sotto le mura di Ilio (Troia). Aiace, dopo la morte di Achille, era stato sconvolto dal fatto che le armi del defunto guerriero fossero state assegnate ad Ulisse anziché a lui. Questo provoca in Aiace un profondo risentimento nei confronti dei suoi compagni, portandolo a desiderarne lo sterminio. Atena interviene nella vicenda, facendo impazzire Aiace e facendogli credere di attaccare i suoi compagni, mentre in realtà sta massacrando del bestiame. Atena dimostra a Ulisse la follia di Aiace, facendogli vedere l’eroe in preda al suo delirio senza fargli essere visto. Dopo il “risveglio” dalla follia, Aiace è sconvolto e disperato quando si rende conto delle sue azioni. La vergogna per il suo onore perduto lo porta a considerare il suicidio come l’unico modo per riscattare il suo onore e la reputazione della sua famiglia. Nonostante le suppliche della sua concubina Tecmessa e l’amore per il figlio Eurisace, Aiace decide di ritirarsi in un bosco vicino alla riva del mare, fingendo di ascoltare i suoi compagni. Nel frattempo, un messaggero avverte i presenti delle parole del profeta Calcante, che aveva intimato di trattenere Aiace per l’intera giornata, poiché Atena avrebbe continuato a perseguitarlo. Nonostante gli sforzi di tutti, Aiace alla fine si suicida gettandosi sulla sua spada conficcata nel terreno. La seconda parte del dramma è incentrata sul dibattito etico-politico sulla sorte del cadavere di Aiace. Menelao e Agamennone, le autorità dell’esercito acheo, desiderano privare il corpo di Aiace di qualsiasi rito funebre, come punizione per il suo tradimento. Teucro, il fratello di Aiace, cerca di onorarlo e di dare al morto una sepoltura dignitosa. L’intervento di Ulisse è determinante, nonostante la disputa avuta con Aiace. Egli consiglia saggiamente ad Agamennone di consentire a Teucro di rendere l’ultimo omaggio al defunto, permettendo così a Teucro di seppellire il fratello con onore.

La produzione vanta un cast di attori di talento, tra cui Daniele Salvo (Odisseo), Diana Manea (Tecmessa), Tommaso Cardarelli (Teucro), Michele Nanì (Menelao), ed Edoardo Siravo (Agamennone). La tragedia sarà in scena fino al 7 giugno, alternandosi con “Fedra” di Euripide.

La prossima stagione, la 60esima della Fondazione Inda, è stata annunciata prima dello spettacolo. Il presidente della Fondazione Inda, insieme al sindaco Francesco Italia e al consigliere delegato Marina Valensise, hanno infatti annunciato i titoli della prossima stagione teatrale a Siracusa durante l’evento inaugurale.

I titoli rivelati sono:  Edipo a Colono di Sofocle, con la traduzione di Francesco Morosi e la regia di Robert Carsen. Elettra di Sofocle, con la traduzione di Giorgio Ieranò e la regia di Roberto Andò. Lisistrata di Aristofane, con la traduzione di Nicola Cadoni e la regia di Serena Sinigaglia.

Queste produzioni evidenziano la varietà della stagione teatrale, che spazia dalla tragedia alla commedia greca. Inoltre, è stata annunciata la presenza, per il terzo anno consecutivo, del regista e coreografo Giuliano Peparini, che metterà in scena uno spettacolo basato sull’Iliade.