
Vanina – Un vicequestore a Catania. La Serie Tv
Un invito a conoscere questo personaggio nato dalla penna di Cristina Cassar Scalia
L’attesissima serie tv “Vanina – Un vicequestore a Catania” girata sotto le pendici dell’Etna e tratta dai fortunatissimi romanzi di Cristina Cassar Scalia (editi da Einaudi), è andatain onda su Canale 5 a partire da mercoledì 27 marzo in prima serata. Per chi se la fosse persa la serie è disponibile anche in streaming on demand su Mediaset Infinity. Quattro puntate in cui il vicequestore Guarrasi indaga su quattro casi di omicidio dai risvolti imprevedibili. L’ attrice che presta il volto alla Guarrasi è l’agrigentina Giusy Buscemi ex Miss Italia, una laurea in letteratura, musica e spettacolo presso la facoltà di lettere e filosofia dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” e già vista in tante altre fiction tv,

Nel cast troviamo Giorgio Marchesi ( Paolo Malfitano), Corrado Fortuna Manfredi Monterreale, medico amico di Vanina), Paola Giannini ( Marta Bonazzoli, ispettrice bresciana braccio destro di Vanina), Claudio Castrogiovanni (l’ispettore capo Carmelo Spanò), Giulio Della Monica (il sovrintendente Domenico “Mimmo” Nunnari) Orlando Cinque (Tito Macchia, capo della polizia), Danilo Arena ( Salvatore Lo Faro, giovane agente), Guia Jelo ( Bettina), Maurizio Marchetti ( il Commissario di Catania Patanè) e Dajana Roncione ( Giuli De Rosa, avvocato e amica di Vanina di vecchia data).
I quattro episodi della Serie riprendono alcuni dei titoli dei romanzi dell’autrice Cassar Scalia: Sono Il re del gelato, Sabbia nera, La logica della lampara e La salita dei Saponari.
La Buscemi ha definito la produzione della Palomar come l’opposto di Montalbano e si è dichiarata entusiasta di questa sua prima esperienza di riprese in Sicilia.
Chi è Vanina Guarrasi? Descritta come una persona con una serie di peculiarità, tra cui una passione per il cibo, la tendenza a fumare e a esprimersi liberamente con una linguaccia colorita, ha più di un legame con la Buscemi, come l’attrice stessa confessa nelle sue interviste, l’ origine siciliana e l’onestà che le contraddistingue. Ma ammette sempre la Buscemi, mentre è lei è riflessiva e ponderata, Vanina agisce istintivamente e senza inibizioni, sfugge da situazioni potenzialmente pericolose per evitare di rivivere traumi passati, come la perdita del padre per mano della mafia.
Il collega di scena di Buscemi, Marchesi, condivide una visione contrastante: il suo personaggio, Paolo, non può fare a meno di Vanina e la vede come la donna della sua vita. Soffre di solitudine e cerca conforto nella possibilità che l’impossibile diventi possibile, una filosofia che ricorda dalla sua infanzia.
Né Buscemi né Marchesi conoscevano i romanzi di Cassar Scalia prima di incontrare l’autrice. Buscemi ha dovuto riconnettersi con il suo accento siciliano, un processo che ha trovato inizialmente difficile. Le riprese della serie sono avvenute durante l’estate, un periodo durante il quale Buscemi ha dovuto bilanciare il lavoro con la vita familiare, spesso facendo lunghi viaggi per riunirsi con i suoi figli.
La Vanina interpretata da Buscemi si divide tra un desiderio di leggerezza e la consapevolezza dei pesi del passato, una dualità che aggiunge fascino al personaggio. Una donna divisa fra amori, consapevolezza del proprio mestiere e il trauma dell’uccisione del padre. Questa storia, scritta da Leonardo Marini con il contributo di Cassar Scalia e prodotta da Palomar per RTI, offre uno sguardo anche sulla città di Catania, che ha offerto una scenografia che gli è valsa l’appellativo di “personaggio” aggiunto alla serie.
Una serie TV che sicuramente si lascia guardare e che invita a leggere i romanzi della Cassar Scalia, per chi ancora non lo avesse fatto.