Racconti di Natale: Il mondo che non c’è
Racconto di Lorenza Di Liberto Mi svegliai con quella voglia matta che mi perseguitava da tanto tempo, fu così che decisi di partire e di girare il mondo per ritrovare lo spirito del Natale, di quel Natale magico che, ricordavo, riempiva le nostre
I numeri di Yannick
Racconto di Edoardo Palumbo «Non puoi, lui ne vuole uscire!» Borbotta il mio coinquilino psicologo. «Massì, dai troppo peso alla cosa, non credo che gli cambierei la vita anche dividendo la vincita con lui» rispondo io. «Sì invece ̵ insiste lui ̵ gli
Sulla riva di Caldonazzo
di Caterina Moscini Avanza, scalzo, sulla spiaggia ghiaiosa, con passo deciso. Prende posto tra la gente, nella speranza di assicurarsi il passaggio verso l’ingresso al lago. Chiede permesso al numeroso pubblico che si è assiepato, per vedere meglio la gara. Porta la canoa
L’UTILITA’ DELLA LETTURA
di Mariceta Gandolfo “Prego, si accomodi, si sieda qua sono molto lieta che sia venuta” Clelia avanzò un po’ a disagio, dopotutto non è molto usuale andare a casa del proprio amante ed essere ricevute dalla moglie di lui, come per una normale
Inferno
di Angela Di Salvo Un boato assordante. Continuo a chiamarli per un numero infinito di volte. Non mi risponde nessuno, non un respiro, un affanno, un lamento. Nulla. Non riesco a muovermi. Tendo le mie mani indolenzite e tremanti da una parte e
LA CRUDA REALTÀ
Di Daniela Birsa La madre quercia stava morendo e anche lui lentamente si stava spegnendo adagiato sui suoi rami. Era inverno, i fiocchi di neve imbiancavano il paesaggio e sopivano ogni rumore. In quel silenzio surreale non poteva far altro che ricordare quella
Senza peso
di Luca Besia “Sono tornato. Non ricordo per quanto tempo sono stato lontano ma ricordo questi luoghi. Ho viaggiato tanto. Uno come me lo chiamano in molti modi: Silfo… Etereo… Elementale… Spirito del vento… Anemoi… Anemoi… Gli Anemoi mi hanno preso con loro
Un anno indimenticabile
Capitolo 1 Avevo ventisette anni e ne dimostravo diciotto, quando mi chiamarono per una supplenza di filosofia in una terza liceo di uno dei più prestigiosi licei classici di Palermo; era una classe terminale, che quell’anno avrebbe affrontato gli esami di maturità e
Il Pane di Donna Marisa
di Giuseppina Tesauro Cecco aveva vinto la conta di quel sabato pomeriggio.Per questo affondava sui pedali della bicicletta arrancando su per la costa che portava alla casa della signora Marisa. Sbuffava e sentiva la camicia appiccicarsi sulla pelle. Una goccia fastidiosa scese giù
L’appuntamento
di Giuseppina Tesauro Paola si fermò con il respiro corto e si appoggiò per un istante al palo della luce, il cuore le batteva così forte da sentire le pulsazioni fin dentro le orecchie. Aveva corso per tre isolati con la paura di