L’Ultima sedia
Il Racconto è stato gentilmente concesso dall’autrice Maria Antonietta Maule Ricordo che andavo spesso ad ascoltare le presentazioni dei libri scritti dagli autori che mi interessavano, quando avevo più tempo libero mi recavo nelle biblioteche, dove sbirciavo tra gli scaffali di testi catalogati
Adriana, Adrianaaaaaa!!!!!
Racconto di Mariceta Gandolfo Avete riconosciuto il grido? Sapete chi fa partire questo grido e in quale contesto? Non c’è nessuno che non ricordi il grido di Rocky Balboa che cerca disperatamente la sua Adriana alla fine di un incontro di pugilato massacrante
Luci di Sicilia, ombre di storia
Racconto di Lorenza Di Liberto Adoro visitare i borghi e gli angoli suggestivi di questa mia terra. Tanta dignità, umiltà, semplicità, verità, intelligenza, storia e cultura millenaria caratterizzano questa mia terra che amo al di là degli ingiustificabili tabù che vengono narrati. Il mio
Inferno
di Angela Di Salvo Un boato assordante. Continuo a chiamarli per un numero infinito di volte. Non mi risponde nessuno, non un respiro, un affanno, un lamento. Nulla. Non riesco a muovermi. Tendo le mie mani indolenzite e tremanti da una parte e
LA CRUDA REALTÀ
Di Daniela Birsa La madre quercia stava morendo e anche lui lentamente si stava spegnendo adagiato sui suoi rami. Era inverno, i fiocchi di neve imbiancavano il paesaggio e sopivano ogni rumore. In quel silenzio surreale non poteva far altro che ricordare quella
Senza peso
di Luca Besia “Sono tornato. Non ricordo per quanto tempo sono stato lontano ma ricordo questi luoghi. Ho viaggiato tanto. Uno come me lo chiamano in molti modi: Silfo… Etereo… Elementale… Spirito del vento… Anemoi… Anemoi… Gli Anemoi mi hanno preso con loro
Crostata alla marmellata di albicocche
di Daniela Birsa Cara Sofia, non pensavo che un giorno avrei avuto il bisogno di scrivere questa lettera, ma gli eventi stanno precipitando, la mia salute vacilla, i buoni propositi diminuiscono di anno in anno e crescono le preoccupazioni.Ricordi quando eri piccola? Tua
La fata coi ferri ai fianchi
Trenta minuti all’alba. Cammino tranquilla lungo strade deserte che profumano di silenzio. Mi fermo sulla piazzola della chiesa, l’oscurità della notte è spezzata all’orizzonte dai fari dei camion che attraversano il ponte dell’autostrada e dal loro incedere ritmico su di esso. Più tardi,