
Rosita D’Esposito e “Quel filo sottile”: una voce autentica dalla Napoli degli anni trenta
I Consigliati di Milena Bonvissuto
Rosita D’Esposito, maestra appassionata e scrittrice dal tocco sensibile, ci regala un’opera intensa e coinvolgente con il suo ultimo romanzo, Quel filo sottile . Ambientato nella Napoli degli anni Trenta, il libro dipinge un quadro vivido e struggente di una città che respira storia, povertà e orgoglio. È una storia che tocca il cuore, raccontando la lotta delle donne per farsi sentire in un mondo fatto di sacrifici, convenzioni sociali e sogni spesso infranti.
Un Romanzo di coraggio quello di Rosita.
Al centro del romanzo troviamo le sorelle Rachele e Virginia , legate da un rapporto complesso e segnato dai segreti familiari. Rachele è una bambina costretta troppo presto a diventare donna, mentre Virginia, ribelle e silenziosa, osserva e registra con il cuore le dinamiche di un mondo in cui l’amore si intreccia al dolore. Ispirato a vicende realmente accadute, Quel filo sottile è più di una saga familiare: è una storia di formazione che racconta il coraggio di chi cerca, nonostante tutto, la propria libertà.
Le radici di un’autrice straordinaria
Rosita D’Esposito non è solo una scrittrice, ma anche una maestra che riesce a coinvolgere studenti di diverse fasce d’età con il suo amore per la parola scritta. Il suo esordio letterario è avvenuto con un piccolo libro di favole, una raccolta che già lasciava intravedere la sua capacità di comunicare emozioni profonde. Tuttavia, il suo vero successo arriva con il romanzo “Gioia”, un’intima riflessione sul rapporto genitoriale, un percorso narrativo che scava nei legami più profondi e problematici.
D’Esposito è una donna che, all’apparenza, sembra avere tutto sotto controllo, ma che attraverso la scrittura rivela un’anima sensibile e profondamente legata ai valori e alle radici. Con “Quel filo sottile” , l’autrice esplora tematiche universali come il peso delle aspettative, la violenza silente, e il coraggio di chi lotta per affermare sé stesso.
Il successo di “Quel filo sottile “sarà l’ inno alla capacità umana di rialzarsi, anche quando il mondo sembra volerti schiacciare. La Napoli degli anni Trenta diventa lo sfondo ideale per una narrazione che mescola poesia e realismo, trasportando il lettore nelle pieghe profonde dell’animo umano. Il romanzo non si limita a raccontare una storia, ma invita a riflettere sulla forza interiore delle donne, sul sacrificio e sulla possibilità di riscatto.
Quel filo sottile; Rosita D’Esposito; Atile (Ed.2025)
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