Archivio di Stato: quando avviene il restauro della memoria.
Articolo a cura di Angela Di Salvo
RAGUSA – Una eccezionale iniziativa avrà luogo 16 novembre 2024 presso l’Archivio di Stato di Ragusa grazie a un’apertura straordinaria che coprirà una fascia di quattro ore (17.30/21.30) per consentire ai visitatori interessati di partecipare all’inaugurazione di un evento dal titolo “La memoria restaurata”.
In questa singolare circostanza sarà effettuata una mostra che espone alla cittadinanza antichi manoscritti, pergamene medievali e volumi notarili, mostrando e restituendo alla pubblica fruizione i risultati di alcuni progetti di restauro conservativo realizzati negli ultimi anni da parte dall’Istituto.
Per favorire più agevolmente la comprensione del percorso espositivo, sono state messe a punto delle apposite schede di approfondimento, strumenti che spiegano le modalità tecniche di intervento impiegate, le varie tipologie documentarie coinvolte, l’uso della pergamena come supporto principale di scrittura e il processo di produzione del libro manoscritto durante il periodo medioevale.
Questa iniziativa è stata promossa particolarmente dal dottor Vincenzo Cassì, instancabile direttore dell’Archivio, che si è speso molto per creare un’occasione interessante nella quale aver modo di stabilire un contatto più diretto con i cittadini del territorio e di suscitare interesse per fare acquisire una conoscenza del patrimonio archivistico e delle attività dell’ Istituto.
Per la prima volta si osserveranno da vicino pregevoli documenti
La mostra permetterà di osservare da vicino per la prima volta testimonianze di immenso interesse artistico e storico, reperti che sono rimasti nell’ombra per molto tempo e che adesso invece vengono mostrati alla collettività in tutta la loro sorprendente significanza, prospettando nuovi scenari culturali e altre nuove strade per continuare lo studio e la ricerca nel territorio ibleo, anche perché i reperti di questo periodo, mentre prima sono stati assenti, di recente sono potuti venire alla luce e, dopo tanto lavoro certosino, sono stati finalmente resi accessibili a tutti.
Una sezione multimediale presente in archivio supporterà la mostra con approfondimenti didattici e interattivi, garantendo un ulteriore arricchimento del percorso e fornendo maggiori stimoli ai visitatori attraverso un’esperienza ancora più coinvolgente.
Il titolo metaforico della mostra appare particolarmente azzeccato in quanto restaurare la memoria vuol dire sottrarre alle incertezze dell’interpretazione e all’oblio del tempo un tesoro inestimabile che deve essere valorizzato, custodito e soprattutto condiviso anche con le nuove generazioni.