
“Dentro la Bolla” di Nicoletta Giamblanco, un diario per tutti noi.
“Dentro la Bolla” di Nicoletta Giamblanco è un libro scritto in forma di diario, dedicato dall’autrice a sua figlia, la piccola Alma. Nel testo si intrecciano due temi paralleli: l’importanza dell’affetto materno e il delicato periodo della pandemia di COVID-19. Emergono le ansie e le preoccupazioni tipiche di ogni genitore, come il desiderio di proteggere la salute del proprio figlio e di preservare l’innocenza e la spensieratezza dell’infanzia il più a lungo possibile.
In un continuo dialogo tra madre e figlia, che lascia aperta una piccola finestra sul mondo esterno, ci troviamo immersi anche noi in questa metaforica “bolla” di sicurezza e serenità. Nicoletta cerca di far vivere Alma in un ambiente protetto, mentre dai quotidiani giungono notizie preoccupanti sulla diffusione di un pericoloso virus. Potrebbe sembrare un romanzo apocalittico o un fantasy, ma invece è una storia vera che ci ha segnati e sconvolti a livello mondiale solo pochi anni fa. A conferma della veridicità dei fatti narrati, la Giamblanco cita i dati dei report giornalieri e i DPCM che il Presidente del Consiglio dell’epoca diffondeva attraverso le TV. Questa testimonianza, che oggi è storia vissuta, diventerà, quando Alma sarà grande, una storia da leggere sui testi scolastici per la sua importanza e per i cambiamenti sociali che ha portato.

Un’analisi complessa delle sfide che definiscono la maternità.
“Dentro la Bolla” di Nicoletta Giamblanco offre un’analisi penetrante e complessa delle sfide e delle dinamiche che definiscono la maternità. Il titolo del libro potrebbe essere interpretato come un ironico richiamo alle estremità a cui una madre è disposta a spingersi, risuonando con la premessa universale del sacrificio materno. Questo lavoro richiama alla mente l’indimenticabile pellicola di Roberto Benigni, La vita è bella, attraverso il tema centrale della protezione dei figli dall’orrore della realtà per preservarne l’innocenza e la gioia infantile.
La Giamblanco sviluppa un racconto che, pur essendo profondamente personale, riesce a instaurare una connessione intensa con il lettore, coinvolgendolo emotivamente e intellettualmente. La narrazione permette al lettore di rivivere, quasi come in un flashback cinematografico, uno dei periodi più straordinari e complessi della storia moderna, grazie alla forte immedesimazione con l’autrice-protagonista. Questo legame intimo è facilitato dalla trasparenza emotiva e dalla profondità riflessiva che pervadono il testo, rendendolo un documento non solo di un’esperienza individuale, ma anche di una realtà condivisa da molte madri nel contesto contemporaneo.
Il libro non si limita a esplorare il tema della protezione materna, ma lo inserisce in un ambito più ampio, riflettendo su come gli eventi storici e personali si intreccino e influenzino la percezione dell’infanzia e dell’amore familiare. La narrazione di Nicoletta Giamblanco trascende l’esperienza individuale per offrire una visione universale sulla resilienza, sull’amore e sulla capacità di creare bellezza e speranza anche nelle circostanze più avverse.
I diari, scrigni delle parti più intime dell’essere umano.
“Dentro la Bolla” si distingue per la sua capacità di ritrarre persone reali, colte nella quotidianità delle loro esistenze, senza ricorrere alla finzione. Nicoletta, autrice e voce narrante, dedica la sua opera alla figlia Alma, a cui la storia è destinata e raccontata. I diari, spesso scrigni delle parti più intime dell’essere umano, trovano un esempio emblematico nel Diario di Anna Frank. In modo simile, Nicoletta sfrutta il genere del diario per esprimersi con libertà e autenticità, adottando un linguaggio semplice e informale per comunicare con Alma. Questa alternanza di toni tra momenti di introspezione profonda e momenti più leggeri e giocosi evidenzia la versatilità e l’intimità della diegesi. L’opera può essere inquadrata nel genere dei diari di lettura in chiave postmoderna, caratterizzandosi non solo per la narrazione di eventi, ma per un approfondimento psicologico dell’autrice. Questo approccio introspezionale crea una connessione circolare con il lettore, che viene coinvolto nella complessità delle riflessioni e delle emozioni dell’autrice.
Nicoletta Giamblanco utilizza il diario come strumento per esplorare la propria psiche e per condividere sia con Alma che con il lettore una serie di pensieri e riflessioni che vanno oltre la semplice cronaca degli eventi. L’uso del diario permette una riflessione poliedrica della realtà, dove le sfumature del quotidiano si mescolano con considerazioni esistenziali e psicologiche. Questa struttura narrativa, pur essendo ancorata a eventi reali, invita dunque il lettore ad immedesimarsi sui temi universali attraverso la lente personale dell’autrice.
Consigliato a chi: a tutte quelle mamme che si trovano a gestire situazioni difficile e che istintivamente si chiedono se sia giusto e possibile costruire una bolla per proteggere i propri figli ; per tutti noi, per fare un salto indietro in un recente passato, per ricordare e riapprezzare le libertà di oggi e i sacrifici compiuti.
L’Autrice. Nicoletta Giamblanco, Nasce e vive attualmente ad Enna, classe 1989. A scuola scopre il suo talento per la scrittura, partecipa a vari concorsi di poesia, ricevendo diversi premi, già sdai banche di scuola dimostra la sua passione per le lingue straniere e la letteratura. Si laurea presso l’Università di Catania nel 2014 discutendo una tesi sulle feste cittadine, Nel 2016 sposa Michele, un ragazzo che fa di tutto per conquistarla con la sua simpatia e con i buoni prodotti della sua pasticceria. Oggi è mamma di Alma a cui questo libro è ispirato e dedicato. Nicoletta, grazie al suo percorso di allattamento al seno, è oggi una “peer supporter” ,ovvero una consulente che da supporto e consigli , in maniera del tutto gratuita, a tutte le mamme che ne hanno bisogno .
Dentro la bolla; Nicoletta Giamblanco: CE Maurizio Vetri Editore 2020. pag. 70