A “Palazzo Reale” di Milano una mostra renderà omaggio all’artista Munch
di Dorotea Rizzo
La mostra dal titolo “MUNCH. L’urlo interiore” si preannuncia come uno degli eventi culturali più attesi dell’anno in Italia. Edvard Munch, uno dei più grandi maestri dell’espressionismo, sarà celebrato, in occasione dell’80esimo anniversario della sua morte, attraverso una straordinaria esposizione monografica che si terrà a Milano, “Palazzo Reale”, dal 14 settembre 2024 e, successivamente, a Roma a “Palazzo Bonaparte” dal 18 febbraio 2025. L’evento, prodotto da “Palazzo Reale”e “Arthemisia”, patrocinato dall’Ambasciata della Norvegia in Italia, è realizzato in collaborazione con il “Munch Museum” di Oslo.
L’esposizione promette non solo di stupire con la qualità delle opere in mostra, ma anche di suscitare profonde emozioni. Iole Siena, presidente di Arthemisia, ha condiviso il suo profondo coinvolgimento emotivo durante la mostra su Munch al “Musée d’Orsay” di Parigi.
La mostra, un’occasione unica per esplorare la profondità della condizione umana attraverso l’occhio di uno dei più grandi artisti di tutti i tempi, è curata da Patricia Berman(una delle massime esperte mondiali su Munch), e da Costantino D’Orazio. L’esposizione include una selezione di 100 opere provenienti dal “Munch Museum di Oslo”. Tra queste opere spiccano alcune delle più iconiche del maestro norvegese, come le litografie de L’urlo (1895). Sebbene non sarà esposto il famoso dipinto de “L’urlo”, le litografie rappresentano un’opportunità unica per i visitatori di entrare in contatto con uno dei simboli più potenti dell’arte moderna.
Inoltre, saranno presenti dipinti che esprimono la straordinaria sensibilità poetica di Munch, come La morte di Marat (1907), Notte stellata (1922), Le ragazze sul ponte (1927), Malinconia (1900-1901) e Danza sulla spiaggia (1904). Questi lavori mettono in luce la capacità di Munch di esplorare e rappresentare i più profondi tormenti dell’animo umano.
Un elemento che rende questa mostra particolarmente interessante è l’esplorazione degli aspetti meno conosciuti di Munch, come le sue sperimentazioni con la fotografia e la cinepresa. Inoltre, una sala sarà dedicata al rapporto tra Munch e l’Italia, con opere realizzate durante il suo Grand Tour nel Bel Paese. Questi lavori e le riflessioni scritte nei suoi diari offrono una visione affascinante del suo soggiorno italiano e dell’influenza che il nostro paese ha avuto sulla sua arte.
La direttrice del “Munch Museum”, Tone Hansen, ha ricordato il grande successo della mostra “Edvard Munch. A Poem of Life, Love and Death” al “Musée d’Orsay”, che ha attratto oltre 700.000 visitatori. L’auspicio è che questa nuova esposizione a Palazzo Reale e poi a Palazzo Bonaparte possa replicare o superare quel successo, attirando un vasto pubblico e suscitando un’intensa attenzione mediatica.