Il Ladro di Quaderni di Gianni Solla
Cosa succede quando un’appassionata di scrittura creativa e lettura incontra un libro come questo? Si innamora. Perdutamente.
Il libro
A Tora e Piccilli tutto è uguale da sempre, il mondo inizia e finisce lì. Davide fa il guardiano di maiali, capisce le bestie meglio degli uomini ma ruba i quaderni al mercato del paese. Teresa invece è andata a scuola, ha voglia di scappare e l’audacia di chi sa quello che vuole. Ma un giorno arrivano trentasei ebrei da Napoli, mandati al confino proprio lì. Il Duce ha detto che vanno allontanati, eppure Davide li va a cercare. Soprattutto Nicolas, che guarda la luna nel cannocchiale e nomina “il petto profondo dell’oceano”. È la guerra che li fa incontrare e scontrare, poi li separa. Fino a scambiare i loro destini.
Il Potere di saper leggere e scrivere: quando due mondi diversi si incontrano su una stessa via.
Questo libro ha qualcosa di magico. Inizia raccontando la vita del protagonista, Davide, in un piccolo paese della Campania. È un ragazzino storpio, figlio di un allevatore di maiali. Fatte le premesse, ecco che viene fuori il vero amore della sua vita: le parole. Analfabeta, rubava i quaderni al mercato tentando di scrivere (inventando una lingua tutta sua, ci dice l’autore) perché non gli era permesso di andare a scuola.
Questa brama sale e nella storia la troviamo in piccole cose. Tutto ciò che Davide osserva ha a che fare con le parole. La parola, saper scrivere e leggere, è potere. Osserva Teresa, più grande di lui di un anno, tornare dalla casa dei meno abbienti portando a casa uova o formaggio dopo aver letto la corrispondenza a loro destinata. Teresa custodiva quelle parole in modo geloso, discreto.
Poi in paese non arrivano gli ebrei, deportati lì per fare i lavori pesanti. In un primo incontro i ragazzi del paese, caricati dall’odio dei genitori, operano un vero e proprio pestaggio a danno di due di loro, tra cui un ragazzo, Nicolas. Alternando alti e bassi con senso di colpa commisurato all’opinione pubblica sull’evento, la curiosità spinge un Davide pentito a spiare Nicolas, figlio di un insegnante anch’esso ebreo. La prima volta che lo vede, lo sente recitare un pezzo della Torà e resta incantato. Quelle parole contengono qualcosa di quello che sta cercando, qualcosa che ha cercato di scrivere nei quaderni rubati al mercato nella propria lingua.
La sua ricerca delle parole, di dar loro forma e definizione, potere, contesto e compenetrazione con la realtà, esplode. Appena può, di nascosto, attraversa il bosco come una bestia selvatica, lasciandosi inghiottire dai rovi, pur di imparare dal padre di Nicolas a leggere e scrivere. E tutto il mondo attorno muta, si mostra una lettera alla volta, in una scintillante rivelazione.
Abbiamo quindi uno storpio figlio di un allevatore che vuole imparare; una ragazzina secca e nodosa di buona famiglia che aiuta il padre nella gestione della corderia, ma che vuole partire per andare lontano; il figlio di un ebreo, bello come il sole e colto. Sullo sfondo la cultura, le parole, fanno da tema narrativo, da collante che va oltre la razza, la cultura, la situazione economica e sociale e… il destino.
Le descrizioni sono avvicinabili, semplici e lineari in modo disarmante, ma, il registro linguistico con cui vengono donate al lettore è impeccabile e diviene atmosfera d’ambiente.
«Spiegami come è fatto il colore Glicine!»
«Non si possono spiegare i colori, devo fartelo vedere.»
«Almeno dimmi a che cosa somiglia!»
Lei ci pensò su per un momento, «Assomiglia al viola tenuto in acqua per due giorni!»
La narrazione è fluida, e seppure segue il flusso mentale di Davide, non risulta confusa, al contrario: il presente narrativo viene arricchito con una strategia fatta di istantanee sparse. Il pensiero di Davide, infatti, non ha a che fare col tempo, non del tutto, bensì con la trasformazione delle persone e della realtà che lo circonda.
L’autore
Gianni Solla nasce a Napoli nel 1974. Ha pubblicato racconti in antologie con Neo Edizioni e Mondadori, alcuni racconti compaiono nelle riviste Toilet e Canemucco. Ha collaborato con Il Napoli dal 2006 al 2010. Il monologo Polvere di Denti viene rappresentato in teatro e ha pubblicato i romanzi Airbag (Ad Est dell’Equatore, 2008), Il fiuto dello Squalo (Marsilio, 2012) e Tempesta madre (Einaudi, 2021). Il suo ultimo romanzo è Il ladro di quaderni, pubblicato nel 2023 per Einaudi.
Link shop
Il ladro di quaderni https://www.amazon.it/ladro-quaderni-Gianni-Solla/dp/8806257692
Articolo a cura di Antonella Di Moia